Agili, privi di documenti, senza fissa dimora, dotati di un armamentario di chiavi alterate grimaldelli ed attrezzi da scasso idoneo a forzare qualunque serratura, avrebbero messo a segno l’ennesimo colpo in appartamento sparendo poi nel nulla come erano comparsi.
Semplice ed ormai collaudato il meccanismo. Ore 19,30, si sceglie un appartamento a caso dal citofono di un grande palazzo. Dopo una lunga scampanellata non risponde nessuno. L’appartamento è vuoto. Si può procedere. Si raggiunge la porta di ingresso, le mani esperte scelgono quale metodo di apertura e quale attrezzo utilizzare ed il gioco è fatto. Una volta dentro, trovare gli oggetti preziosi (denaro ed oro) è un gioco da ragazzi e poi via giù per le scale. Questa volta va male. Una vicina di casa si accorge di quanto avviene, nonostante lo spioncino oscurato con un panno. Lo sa bene che la signora Maria sua vicina di casa è fuori.
Non può essere lei a fare rumore dall’appartamento a fianco. Immediata la chiamata al 112; altrettanto immediato l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Pontecagnano. I due che evidentemente avevano un palo, vengono avvertiti Dalle finestre del terzo piano cominciano a volare grimaldelli, cacciaviti e chiavi e giù una velocissima discesa per le scale per guadagnarsi la fuga. Non ci riescono. All’ultimo pianerottolo trovano la strada sbarrata da due Carabinieri, una breve colluttazione, un altro tentativo di fuga, scongiurato dall’arrivo in ausilio di altri Carabinieri della stazione di Pontecagnano e della gazzella del Nucleo radiomobile di Battipaglia. Per i due questa volta è andata male.
Arrestati, A.D. 32enne e T.D 31enne, con qualche precedente e già controllati in vari parti d’Italia, attendono il giudizio per direttissima nelle camere di sicurezza.
Per la signora Maria un grande respiro di sollievo. I suoi ricordi ed i suoi pochi risparmi sono salvi.