Nella prima elezione senza votanti della Provincia di Salerno, l’ha spuntata Canfora, sindaco di Sarno in quota PD, e, considerati i festeggiamenti del sindaco Vincenzo De Luca, già immaginiamo quale saranno gli equilibri da mantenere e lo stile di governo che si porterà avanti nei prossimi anni.
Cirielli, arrivato al capolinea politico insieme al candidato Romano, già assessore regionale, ha pagato l’atteggiamento autoreferenziale di chi prima si è fatto eleggere e poi ha usato la Provincia come un feudo.
Il Movimento 5 Stelle, che non si è mai presentato, nella sua storia, alle consultazioni provinciali, ritiene che la Provincia sia un ente inutile e che le competenze che oggi ad esso fanno capo siano assorbibili dagli altri livelli governativi.
Oggi è palese a tutti che l’unica cosa che è stata abolita è il diritto dei cittadini di votare per decidere da chi essere rappresentati .
Monitoreremo nei prossimi mesi tutte le spese della nuova Provincia per dimostrare ai salernitani che l’unico scopo di questa finta riforma era tagliare fuori i cittadini dalle decisioni.
Una curiosità ci sorge spontanea: ma ora che comune e provincia sono dello stesso colore sarà possibile riportare in vita il trasporto pubblico a Salerno? E anche come la metteranno con l’aeroporto, dalla cui gestione il Comune di Salerno si è tirato fuori anni fa lavandosi completamente le mani (ovviamente dopo il rifiuto di De Luca alla gestione Gesac)?
Per ora registriamo che il “gioco della poltrona” ha lasciato a piedi Cirielli, Iannone e tutto il carrozzone dei circa 40 assessori nominati nello scorso mandato.
Isabella Adinolfi
Andrea Cioffi
Silvia Giordano
Mimmo Pisano
Angelo Tofalo