Alla Biblioteca Provinciale la mostra “Salerno 1943. I reperti e le storie dell’operazione Avalanche”

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mostra_AvalancheIn collaborazione con la Biblioteca Provinciale di Salerno l’associazione Salerno 1943 espone nei locali di di via Valerio Laspro 1 una selezione delle migliaia di cimeli pazientemente raccolti nel corso degli anni in Campania o donati dai suoi associati e simpatizzanti. Alla conferenza d’inaugurazione parteciperanno Ciro Castaldo, direttore generale della Provincia di Salerno, Giovanna De Pascale, presidente dell’associazione Italiana Biblioteche, Barbara Cussino funzionario delegato del Settore Musei, Biblioteche ed Attività Culturali della Provincia di Salerno, Valerio Lai dell’associazione Salerno 1943, Pierpaolo Irpino, coautore del volume “Salerno 1943”, Anna Maria Valletta, autrice del volume “Salerno e i salernitani nella Seconda Guerra Mondiale” e Luigi Aliberti, autore del volume “Orkan!”

Si potranno osservare da vicino alcuni frammenti delle migliaia di ordigni esplosivi che caddero su Salerno e in altre province campane e constatare i devastanti effetti da essi prodotti attraverso oggetti che ancora recano le tracce prodotte dalle esplosioni. Si potranno vedere non solo gli equipaggiamenti in dotazione ai soldati che combatterono nella nostra regione ma anche i loro oggetti personali, onde comprendere cosa significava la vita per quei giovani che vennero qui a morire così lontano da casa loro. Oltre a ciò, verranno esposti i reperti relativi a 2 dei 30 abbattimenti aerei finora identificati dall’associazione. Si potrà quindi conoscere la storia del pilota da caccia italiano che morì l’ultimo giorno di guerra cadendo sul monte Terminio e apprendere le vicende di un aviatore statunitense abbattuto nei pressi di Auletta.

Il presidente di Salerno 1943, Luigi Fortunato, riferendosi ai risultati già ottenuti da questa esposizione che è stata presentata in diversi comuni della Campania, ha detto: “Siamo realmente soddisfatti del grande successo riscosso dalla nostra iniziativa. E’ stato toccante fare da guida ai tanti giovani che hanno visitato la mostra e osservare in loro le emozioni suscitate dal materiale esposto e dalle storie personali che ci è stato possibile ricostruire. E’ stato anche gratificante notare lo spazio dedicatoci dagli organi di informazione. Vorrei rammentare che l’ingresso, come pure la visita guidata, è totalmente gratuito e che tutto il materiale esposto nelle teche è originale e proviene esclusivamente dalla Campania in quanto è stato recuperato dai nostri associati sul campo di battaglia o donatoci da amici e simpatizzanti.
L’esposizione ci ha permesso di stabilire molti contatti con altre istituzioni e scuole interessate ad esporre presso le loro sedi parte dei tantissimi cimeli che pazientemente abbiamo raccolto e classificato nel corso degli anni. Attualmente esponiamo una parte dei nostri cimeli anche presso l’Archivio di Stato di Salerno dove ci è stata gentilmente messa a disposizione la cappella di San Ludovico. Siamo sempre interessati alla condivisione delle nostre ricerche affinchè le nuove generazioni possano saperne di più su quel difficile periodo della nostra storia”. Nel marzo del 2013 l’associazione ha ricevuto un importante riconoscimento dalla sezione del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America, il Defense Prisoner of War – Missing Personnel Office (DPMO), che si occupa di rintracciare i militari statunitensi dispersi in guerra. I volontari hanno fattivamente collaborato alla ricerca dei resti di due aviatori americani precipitati nel salernitano e sono diventati il referente del DPMO per le ricerche di altri dispersi nel sud Italia.

L’associazione Salerno 1943 non ha finalità di lucro, è apolitica, apartitica e ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie tra i popoli. Gli scopi statutari sono la raccolta, catalogazione, conservazione, il restauro, ma soprattutto la condivisione di tutto il materiale bellico e civile, inerente al secondo conflitto mondiale, riguardante la regione Campania. Lungi dal desidero di esaltare il secondo conflitto mondiale, l’associazione intende far conoscere alle nuove generazioni che la guerra significa dolore e morte. Basti pensare alle famiglie di coloro che vi persero la vita, all’ansia che madri, mogli, figli, genitori, fratelli e sorelle provarono vedendo partire i loro cari e allo strazio che dovettero subire quando appresero che molti di loro non sarebbero più tornati. Si spera, ricostruendo le storie di tante giovani vite spezzate dalla guerra, di perpetuare la memoria delle vittime e ricordare alle nuove generazioni quegli infausti anni affinchè simili eventi non abbiano a ripetersi.

L’ingresso alla mostra è libero. Sarà possibile visitarla fino al 17 novembre dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 15,00. Per informazioni: tel 089\250623, 347\5178529, email redazione@1943salerno.it , sito www.1943salerno.it

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