Una decisione, a quanto pare di non ritorno, visto anche i rilievi del Ministero dell’Economia e delle Finanze su alcune problematiche relative a sedi museali non di proprietà dello Stato. Sulla vicenda la Cisl Fp di Salerno, guidata da Pietro Antonacchio, ha le idee chiare. Innanzitutto non bisogna disperdere le risorse professionali del personale – sottolinea Michele Faiella, dirigente della Cisl Fp Beni Culturali di Salerno – rischiando di perderle a favore di altri siti come Pompei, Paestum ect.. Un ragionamento sulla città di Salerno e come utilizzare detto personale si può sempre tentare di fare.
Non dimentichiamoci che proprio di recente è stato acquisito dallo Stato il complesso monumentale di San Pietro a Corte, ubicato proprio nel centro storico di Salerno e a poche centinaia di metri dal Duomo e dallo stesso Museo Diocesano. Monumento, tra l’altro, in previsione anche dell’eventuale riconoscimento dell’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità (pratica in corso, ndr). Attualmente il sito viene aperto solo nel fine settimana con orari limitati e secondo modalità contingentate (v. Associazione di Volontariato, ndr). La definizione di alcuni servizi, ma su questo la Soprintendenza BAP ha già instaurato un discorso con lo stesso comune di Salerno, potrebbe consentire l’apertura totale del complesso per tutto l’arco della giornata utilizzando, quindi, il personale proveniente dal Museo Diocesano. Nei prossimi giorni, la Cisl Fp organizzerà un incontro con i lavoratori e formalizzerà ufficialmente la proposta al Direttore Regionale Gregorio Angelini.