Niente paura, il virus dell’Ebola ”era molto più temibile prima di conoscerlo meglio”, ma ora ”bisogna rafforzare la sanità portuale ed aeroportuale perchè in un mondo globalizzato la trasmissione delle malattie si gioca sull’importazione e sull’esportazione dei casi”. E sarebbe opportuno realizzare un ”cordone sanitario” bloccando i voli dai Paesi fonte dell’epidemia. É questa l’opinione espressa all’ANSA dalla professoressa Maria Triassi, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università Federico II di Napoli, esperta di sicurezza sanitaria. Il medico ribadisce l’importanza di una profilassi internazionale: ”L’Oms deve preoccuparsi di prevenire i casi in Africa”. ”Certo – aggiunge – il virus era molto più temibile qualche tempo fa, ora si è accertato che si trasmette attraverso liquidi biologici quindi con le precauzioni adeguate è possibile contenerlo”.
”Indubbiamente – spiega Triassi – non è possibile contenerlo del tutto in comunità: per esempio con uno starnuto o con un colpo di tosse si può spargere saliva nell’aria, ma occorre, ripeto, essere razionali non affidandosi all’emotività nella valutazione del rischio”. Triassi di dice ”moderatamente ottimista nel tempo” perchè ”il virus per sopravvivere deve ‘ammorbidirsi’, deve raggiungere un equilibrio con l’uomo e l’ambiente”. Riferendosi, infine, alla situazione in Campania, la professoressa Triassi dice che la regione è pronta: ”Le aree di biosicurezza ci sono in diverse strutture ospedaliere di rilievo, con camere di isolamento e con strumenti e reti di sicurezza in grado di intercettare il rischio”.
(ANSA).
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