Anna De Rosa presenta alla Biennale d’Arte di Salerno, ad ottobre, i suoi quadri “La Musa”, trasposizione della storia di un pittore senza ispirazione che ha una musa gravida al suo fianco ma non ha ancora, appunto, l’ispirazione per utilizzarla al meglio. Inoltre la pittrice presenta anche “Il viaggio” quadro ispirato alle gesta della giovane Robyn Davidson che attraversa a piedi il deserto centrale australiano accompagnata da tre cammelli e un cane.
Dice di sé l’artista: “Dipingere per me è una passione che parte dall’anima, dalla mia interiorità, prosegue dal braccio, alla mano… e gli occhi che gioiscono dei colori spingono tutto l’essere a completare il lavoro! Per me l’arte è molto legata alla nostra parte intuitiva e non a quella della logica. La considero un linguaggio vero e proprio, che andrebbe letto in maniera visiva, quindi non vincolato da un’interpretazione razionale. E’ lo stesso motivo per cui non avrebbe senso spiegare un quadro o cercare di trovarci dei significati che seguano un percorso logico,anche se io dipingo scene di vita racchiuse in un particolare momento!”
Oscar Wilde: “Esistono due modi per non apprezzare l’arte. Il primo consiste nel non apprezzarla. Il secondo nell’apprezzarla con razionalità”.