Processione san Matteo, la Procura accusa: «Giravolte in omaggio ai camorristi». Venti indagati

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Processione_San_Matteo_DuomoNotificati 20 avvisi di garanzia per quanto accaduto durante la processione di San Matteo. Per la Procura le “girate” volute dai paranzieri erano per ricordare gli esponenti dei clan uccisi. Per la Procura oltre alle accuse di turbamento di funzione religiosa e vilipendio di un ministro di culto c’è anche quella di aver voluto “omaggiare”,  da parte di alcuni portatori, con alcune giravolte non previste dal nuovo protocollo della Curia,  personaggi della criminalità salernitana.  “Omaggi” a esponenti del clan Grimaldi che negli anni Novanta fu protagonista di una guerra sanguinosa con il gruppo Panella-D’Agostino. Sulla processione indaga il sostituto Francesca Fittipaldi.

Nel provvedimento di conclusione delle indagini preliminari a carico degli indagati sono descritti tre precisi episodi: le giravolte della statua di San Matteo in piazza Portanova dove nel bar Chiancone fu ucciso Berardino Grimaldi. Sul Lungomare di Salerno, nei pressi del chiosco, dove fu ammazzato il fratello Lucio Grimaldi. All’altezza di via Velia, la strada che porta a piazza Portarotese, dove in un circolo di via Vernieri fu ucciso Lucio Esposito. Gli indagati non avrebbero rispettato gli accordi presi con la Curia che aveva vietato anche le soste  al Comune e alla Guardia di Finanza.

Tra gli indagati ci sono esponenti della tifoseria ultras e quattro donne che urlavano all’indirizzo del prelato offese e insulti.
Per i reati contestati è prevista una pena fino a tre anni. Ora gli indagati produrranno le loro memorie difensive affidate ai legali di riferimento tra cui il legale Cecchino Cacciatore.

39 Commenti

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  • e già mo il vescovo comanda il comune…anche se aprire i cancelli… ma chi scrive sti commenti…a capo……

  • qui stanno prendendo un granchio colossale.. le giravolte dei santi si sono sempre fatte prima ancora delle uccisioni nel bar chiancone a portanova, giravolte davanti a genovese sport e cosa c’entra il lontanissimo locale a piazza portarotese, un’altra sparatoria sulla lungomare, ma la processione passa per via roma, il chiosco sta dietro il palazzo della camera di commercio.. che confusione.. sono basito e sconcertato.. invece di custodire e valorizzare il patrimonio di storia e folklore della nostra città, si vuole portare la processione ad una mera e semplice processione senza banda musicale, in un silenzio mistico ed ascetico, con il vescovo, qualche vergine suora, qualche prete, qualche chierichetto, insomma sempre con il massimo rispetto, un vero e proprio mortorio.. questa dovrebbe essere la festa di san matteo? l’aspetto pittoresco, la tradizione, il folklore, il costume di un popolo e il loro modo di manifestarsi, vanno a farsi benedire. Egregio signor vescovo dovrebbe prevalere il concetto antropologico, nel senso dell’antropologia in relazione all’uomo. Il folklore sarebbe l’espressione della mentalità animistica la quale persiste ed affiora nelle consuetudini, nelle credenze, nelle cerimonie religiose, sotto la forma di tradizione.. il vescovo vuol porre fine alla cerimonia festiva del santo patrono a questa tradizione popolare, e ridurla ad una mera e semplice processione, fatta di preghiere, di silenzio assoluto, litanie, con i fedeli sottoposti a prove di penitenza, e a gesti autolesivi come l’autoflagellazione.. e così sia..

  • Anche l’inchino al mare è un omaggio alla camorra? **** E poi i tempi….tanti anni per indagare sulle giravolte di San Matteo davanti al bar Chiancone….incredibile ma vero,siamo all’impazzimento della giustizia italiana!?!

  • Leggendo tutti questi commenti noto che ormai si è smarrito il buon senso. Chi confonde la chiesa con la questura, chi una processione per un incontro di calcio, chi il sacro con il profano.
    Rendiamoci conto di una cosa. La figuraccia è colossale.
    Abbiamo voglia di dire che non esistono inchini. Gli inchini si fanno non come nelle altre parti del paese al boss di zona ma si fanno all’organizzazione camorristica che è insita nel tessuto sociale. Questo emerge chiaramente nel fatto che le trecentomila persone che hanno assistito alla processione non tutte erano in accordo con i contestatori ma loro malgrado hanno dovuto fare ciò che veniva calato dall’alto(molti portatori ancora oggi in privato ammettono lo schifo ma dicono che non hanno potuto far niente altrimenti erano dolori.
    Mi rivolgo a tutti voi: come chiamate tale fenomeno?
    Mafioso o camorristico.

  • Confermare il riformatorio per ultras, chiancherellari, politici sabotatori, bulletti di quartiere, comitatismo dell’aria fritta e gruppi di violenti che si evidenziano (nella stessa forma delle contestazioni al vescovo) anche nel nostro parlamento dando il buon esempio.

  • ma non fate ridere i polli adesso x giustificare le indagini si costruisce un castello assurdo che non ha senso ci si inchina si ma al desiderio del vescovo di punire i portatori questa chiesa non accetta contestazioni medioevo puro mandiamoli al rogo

  • Ma che ridicoli….Istituzioni….Indagini ??? Hanno scoperto che li in quella strada dove girava il Santo e morto nel 1996 un camorrista e cosi in un altra strada..nel lontano anno ecc.??? Ma che pagliacciata e questa?….Ma vedete che Cutolo… Riinna chissa quante volte sono passati per le strade di Salerno…..ahahahah…ma queste so barzellette.
    Voglio sperare che sia solo una notizia idiota di un giornalista che non mangia se non scrive quello che vogliono loro…Curia e Istituzioni.

  • Giustissimo, quello che è affermato in un precedente post.La CULTURA camorristica è insita nel tessuto sociale.Purtroppo da noi nel Sud,un po tutti siamo invischiati ,magari anche inconsapevolmente, di una mentalità, della prepotenza,dell’arroganza,che ci portano il più delle volte a trasgredire le regole sociali.

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