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Processione San Matteo, la difesa dei portatori: Non siamo camorristi

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Soltanto a tre dei venti indagati per i disordini durante la processione di San Matteo sono contestate le presunte giravolte nei luoghi in cui avvennero tre omicidi di camorra tra il 1996 ed il 2002.  I tre sarebbero stati anche protagonisti della statua ferma poco prima del Palazzo della Provincia, della deviazione della processione verso il Lungomare e dell’ingresso in Comune di San Matteo.

Poi ci sono alcune posizioni marginali come quelle di chi ha urlato frasi contro l’Arcivescovo e che però ha portato queste persone ad essere destinatarie di un avviso di garanzia. Sul quotidiano Il Mattino, oggi in edicola ci sono anche alcune testimonianze da parte di chi, pur avendo preso parte alle critiche, non si ritiene un camorrista o affiliato a qualche clan in dovere di omaggiare persone che non ci sono più.

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