«I portatori non hanno confuso il loro ruolo con pretesti, intenti o valori distanti dalla tradizione della funzione religiosa. Il percorso fatto dai portatori si è svolto senza alcun atto di violenza o di disturbo del normale, storico e tradizionale andamento della processione, da sempre conosciuto e riconosciuto sia dal popolo della città di Salerno, che dalle autorità civili, militari e religiose. Da tanto discende, respingendo ogni accusa che risulta, alla semplice evidenza, priva di ogni fondamento e riferimento, che i portatori, coinvolti al momento nell’indagine giudiziaria, attenderanno, con la dovuta serenità, di poter dimostrare al giudice – verso cui si manifesta piena fiducia – la propria estraneità, nella sede opportuna e mediante l’assistenza dei propri legali, avvocati Cecchino Cacciatore e Luigi Cacciatore.
Con lo stesso spirito, i portatori auspicano una serena riconciliazione con la Chiesa salernitana, rappresentata dall’Eccellentissimo
Arcivescovo Monsignor Luigi Moretti. In tal senso, i portatori tutti, con l’auspicio di porre fine a ogni ulteriore e ingiustificata polemica tra i fedeli e la Chiesa, alimentata da accuse contrarie alla realtà dei fatti e del tutto fuorvianti, si rivolgono al loro Padre spirituale, Monsignor Moretti, con cui hanno condiviso, sin dal Suo arrivo e in occasione di più incontri, la strada proprio da costui indicata, per continuare a seguire i sani valori cristiani, affinché Egli voglia caritatevolmente accogliere sotto la propria protezione, i Suoi figli devoti, rinsaldando, in tal modo, il profondo senso religioso che accomuna da sempre Salerno ai suoi Santi.
I PORTATORI DELLE PARANZE DI S. MATTEO, S. GIUSEPPE, S. GREGORIO VII°, S. ANTE, S. FORTUNATO E S. GAIO