Ma non abbiamo rinunciato a costruire, giorno dopo giorno, le condizioni per migliorare e conseguire l’obiettivo di una gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti.
Non cederemo alle provocazioni di chi, come il consigliere del PD Amato, quasi si dispiace dei successi conseguiti e dell’affermazione di una Campania operosa dove la filiera istituzionale ha dimostrato di rimediare ai disastri di chi ci ha preceduto.
I risultati raggiunti, con una percentuale della raccolta differenziata superiore alla media nazionale, sono frutto del lavoro quotidiano delle tante Amministrazioni Comunali, dei cittadini e delle associazioni, sostenuti efficacemente dalla Giunta Caldoro. Ma dobbiamo andare avanti così e migliorare. Di questo passo, continuando a far crescere la percentuale della differenziata soprattutto a Napoli dove il livello è tuttora molto basso, nessun problema a ridiscutere sulla impiantistica, a partire da una eventuale rinuncia ai termovalorizzatori.”
Così l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano.
“Con gli investimenti della Giunta Caldoro messi a disposizione dei Comuni contribuiamo in modo rilevante a consolidare l’efficacia dei sistemi di raccolta per raggiungere il traguardo del 65% entro la fine del 2015. Bisogna insistere su questa strada. Sostenere e stimolare gli amministratori locali e i cittadini si è rivelata una scelta vincente.
Sì, però non viene chiarito oggi come si sviluppa il ciclo dei rifiuti.
Se una parte viene riciclata, il resto dove va a finire? Sulle navi i Olanda, dove vengono bruciate nei termovalorizzatori olandesi..a spese dei contribuenti campani!
In questo modo si aiuta L’economia olandese e si distrugge quella
campana. E allora perché non bruciarsi qui? Ed inoltre, le discariche attive, una volta sature, dove si apriranno altre dove gettare la parte finale del ciclo? A Mercato San Severino???
Ennesimo bizantinismo di una politica che ha scocciato. Dopo anni in cui avete fatto maxi proclami insieme a cirielli & co. sul termovalorizzatore di salerno costruendoci sopra intere campagne elettorali ora il termovalorizzatore non serve più e non si farà più…queste cose si vedono solo in italia
No per favore lasciamo stare Mercato San Severino che già troppo da smaltire da venti anni ad ora
La parte indifferenziata viene mandata in Puglia od in Germania, dove poi viene bruciata nei termovalorizzatori. Le solite bufale degli ecologisti ambientalisti e dei politicanti pulcinella. I costi, altissimi, si scaricano sui contribuenti. Si Si Si SI ai termovalorizzari (ne bastano un paio: tutto quà per chiudere il ciclo dei rifiuti).