“E’ la tragedia dimenticata, quasi di serie C – ha affermato Francesco Peduto , Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania – eppure è stata la più grande dopo il Vajont per vittime dovute al dissesto idrogeologico. Oggi in tante aree permangono elementi di rischio tanto è che sulle mappe dell’autorità di bacino competente sono riportate come zone rosse a rischio R 4 molto elevato ”. Il 25 Ottobre , a distanza di 60 anni con i geologi ci saranno i sopravvissuti ,pronti a raccontare , a portare le loro testimonianze e lo faranno lungo le strade di Vietri sul Mare, Maiori, Tramonti. Sarà un momento forte . Tutti insieme si andrà sui luoghi alluvionati . Alle ore 19 a Vietri sul mare una straordinaria mostra ricorderà quei momenti e chi purtroppo perse la vita .
Ed ecco che per noi geologi che cerchiamo di tenere sempre alta l’attenzione sulle problematiche del dissesto idrogeologico questo evento rappresenta un’occasione per fare il punto della situazione, tra memoria, scienza e stato della prevenzione. A distanza di 60 anni ci soffermeremo sul rischio idrogeologico, sulla sua prevenzione e soprattutto sulle che non vanno, su ciò che è stato fatto e su quanto resta ancora da fare; a tal fine sono stati invitati i principali “attori” istituzionali, politici, scienziati e funzionari pubblici, impegnati ai diversi livelli nello studio e nell’implementazione delle possibili soluzioni finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico”.
Il giorno prima , il 24 Ottobre a Salerno giungeranno geologi da tutta Italia per partecipare alla grande convention promossa dall’Ordine dei Geologi della Campania e dal Consiglio Nazionale dei Geologi . Saranno presenti tra gli altri : Gian Vito Graziano , Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi ,Bernardo De Bernardinis, Presidente dell’ISPRA , Armando Zambrano , Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
GUARDA IL VIDEO