Poi Mons. Moretti aggiunge: “Non c’è alcuna frattura tra l’Arcivescovo e i portatori. Io non sono contro nessuno, voglio essere per tutti, nella misura in cui poi questo è un cammino che si costruisce insieme”. Sull’inchiesta giudiziaria a carico di venti persone per i fatti accaduti durante la Processione l’Arcivescovo Moretti dice: “Il discorso giudiziario non mi riguarda, non l’ho assolutamente cercato. Rispetto quello che è il ruolo delle varie istituzioni. Io cerco l’incontro con le persone, a me interessano le persone e li dove avverto che c’è una persona che anche a causa mia vive un atteggiamento di distacco, di separazione, mi dispiace e mi preoccupo. Per quanto mi riguarda cercherò sempre dovunque e comunque di incontrare le persone”.
Tornando alla lettera dei portatori ed alla riconciliazione: “Non è che c’è disponibilità, io la voglio la riconciliazione. Parlare, chiarire, cercare insieme con serenità una strada comune senza preconcetti e prevenzioni e atteggiamenti di rivincita, questo non serve”
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