Ben venga, solo che occorre individuare a quali servizi socio-sanitari si riferiscono. Forse ai punti di primo soccorso che sono l’emblema del caos e del disagio lavorativo? Ai servizi risultanti dopo la soppressione di reparti e plessi ospedalieri in assenza di una contestuale alternativa di riorganizzazione organica? Agli stipendi che non percepiscono da mesi gli operatori socio-sanitari? All’accreditamento puntuale e certo delle risorse agli ambiti sociali? Alla soppressione e/o attenuazione della compartecipazione alla spesa a carico delle famiglie con persone disabili? Alla sostenibilità dei Centri accreditati dove puntualmente ogni anno a partire dall’autunno gli utenti pagano tutto di tasca propria? Al pieno e certo sostegno per l’inclusione sociale nelle scuole degli alunni con disagio? Nel frattempo, quei centri, veri pozzi neri in cui si disperdono le risorse della sanità campana, continuano a restare immutati nel tempo. Inoltre, si deliberano oltre 70 ML€ per far fronte ai disagi del trasporto pubblico almeno per questo fine anno, salvo poi assistere all’agitazione dei dipendenti della Sita per la mancata erogazione degli stipendi o persino leggere di persone svenute per sovraffollamento dei bus.
In Commissione ci vengono a dire che tutti i target previsti per la spesa dei fondi Europei 2007/13 sono stati raggiunti. Qualcuno può testimoniare quali effetti positivi o volano di sviluppo si è venuto a creare sul proprio territorio? Quali infrastrutture o strade di vitale collegamento sono state riqualificate e messe definitivamente in sicurezza? Delle gravi crisi occupazionali che persistono da tempo, ne è stata risolta qualcuna? Si potrebbe continuare a citare casi concreti per ore ma nonostante la propaganda di Caldoro, la gente resta senza risposta. Questo è il grave danno dell’assenza di politica quasi come se il Governo regionale campano non vivesse a contatto diretto con la realtà e con i problemi della gente.