Non sono mancati gli affondial Governatore Caldoro: la Campania è ultima per lo smaltimento dei rifiuti, ultima per l’ambiente, per i trasporti, per la sanità e per i livelli di assistenza e, cosa più grave, ultima anche per la capacità di utilizzazione dei fondi europei. “Un disastro – ribatte De Luca – ma possiamo riprenderci a condizione che facciamo una scelta chiara”.
Secondo il sindaco, bisogna partire dai nostri interessi produttivi per poter cambiare, ma ci vuole realismo e capacità di fare.
Ciò che è stato ottenuto a Salerno, si può fare dovunque, basta investire con interventi mirati e strategici cominciando dal risanamento ambientale e poi le infrastrutture e la mobilità e proseguendo con le nuove tecnologie, l’agro alimentare, lo start up, la sanità e la formazione.
“Un investitore s’impegna solo se guadagna e ha l’obiettivo di arricchirsi – dice ancora De Luca – la dimensione dei problemi non c’entra niente, ci vuole coraggio per cambiare la realtà”.
De Luca è per il controllo di legalità, doveroso da parte della magistratura, ma ritiene altrettanto doveroso non paralizzarsi davanti ad un avviso di garanzia.
“Patrimonio d’oro coperto di fango, a Napoli basterebbe poco per decollare”, insiste il conversatore e invita la “parte buona” di Napoli a partecipare ad una “rivoluzione della dignità”.