Il presagio sconcertante è stato evidente sin da subito sottolinea il Presidente Serritiello. – La mostra a differenza delle scorse edizioni presentava la metà degli espositori, la crisi ha colpito da anni anche il nostro settore e nessuno assume provvedimenti. tuona Alberto Serritiello.
Lo segue rammaricato Mauro Pagliuca socio ed economo del Distretto salernitano “Riviera Salernitana”-A nulla sono valsi i nostri appelli alla classe dirigente nazionale, difatti nessun attore politico nazionale con le deleghe ai nostri settori era presente alla fiera, qui tutti se ne fregano però quando c’è da aumentare le tasse tutti sono partecipanti.
A Rimini erano presenti tutte le sigle sindacali dei settori turistici-alberghieri, momenti di tensione si sono registrati alla notizia che il governo volesse portare le concessioni all’asta entro il 2016.Ma la notizia era infondata avvertono da Rimini le varie sigle sindacali come Sib e Fiba. Gli unici politici attivi che hanno fatto sentire la loro solidarietà con la loro presenza e viva partecipazione alla problematica seria del settore balneare nazionale, sono stati l’Onorevole Maurizio Gasparri e la Senatrice Granaiola, i quali, racconta Alberto Sertitiello – hanno ascoltato tutti per farsi portavoce del serio disagio che migliaia di aziende stanno vivendo e per cercare di trovare una soluzione positiva per il settore.
Bisogna coinvolgere iniziando dai Sindaci delle città e dei centri che si affacciano sul mare per avere più attenzione e per sottolineare il giusto risalto alla nostra categoria. Siamo oltre 50000 in Italia che da generazioni con professionalità e dedizione svolgiamo il nostro lavoro non sempre riconosciuto da chi di dovere. Si pensa ad apportare modifiche al settore senza interpellare gli attori principali che con professionalità mirano anno dopo anno e stagione dopo stagione ad offrire un offerta turistica seria che è volano di sviluppo economico ed occupazionale per il sistema Italiane non per i soli singoli imprenditori.
Molti pensano che siamo una casta da abbattere a tutti i costi,senza sapere che c’è posto per tutti coloro che intendono investire lecitamente e professionalmente rispettando le professionalità già presenti, l’ambiente e tutte le buone norme per svolgere bene queste attività legate al turismo e allo sviluppo dei territori. Il nostro consiglio è quello di arrivare alle concessioni demaniali trentennali per poter progettare assumendo e ristrutturando le nostre attività e ricreare per la nostra amata nazione, ripeto, un volano di sviluppo economico ed occupazionale che solo il turismo, fatto con professionalità può offrire garantendo un serio rilancio non solo settoriale ma per l’intero paese.
Basti pensare andando all’asta quali potrebbero essere i danni ed i pericoli irreparabili, si pensi alle società criminali che troverebbero in questo periodo di forte crisi economica, il nostro settore, nautico, dipartisti o, alberghiero e non ultimo balneare, come ottimo fulcro di riciclaggio di danaro illecito, non solo, basti pensare alle migliaia di famiglie che hanno “sposato” da generazioni questa attività, vedrebbero spazzati via tutti i loro sacrifici e la loro storia familiare ed imprenditoriale in un solo attimo. Il nostro appello è unanime da nord a sud, siamo uniti e compatti e siamo tanti, devono darci ascolto ed invitarci ai tavoli nazionali, tecnici e governartivi, per apportare assieme le dovute modifiche non senza interpellarci ed ascoltare le nostre richieste.
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