“L’Amministrazione – continua Celano – avrebbe impegnato, dunque, milioni di euro di soldi pubblici per urbanizzare l’area ad esclusivo vantaggio di un edificio privato. Tutto cio’ imporrebbe, in ogni caso, l’approvazione di un nuovo PUA in Consiglio Comunale. Oggi è a tutti evidente che il Crescent non sarà realizzato nella forma e nelle dimensioni fortemente “desiderate” da De Luca, quantunque il progetto sia stato già pagato, e che, se è’ stato necessario un parere in sanatoria che ha modificato le caratteristiche architettoniche e le volumetrie di un fabbricato già in gran parte realizzato, appare chiaro a tutti che l’iter seguito dall’Amministrazione e’ stato a dir poco approssimativo.
È’ chiaro anche che neppure la sorta di compromesso escogitata da Miccio salvaguarda la città ed i Salernitani, che saranno costretti a tollerare la presenza di un “mostro” di cemento adibito ad abitazioni civili nella zona più interessante per lo sviluppo produttivo della città. Sarà anche curioso comprendere come l’esecuzione del nuovo iter avviato dal Soprintendente e finalizzato al rilascio di una nuova autorizzazione paesaggistica, possa conciliarsi col procedimento penale in corso che proprio sull’aspetto paesaggistico ha ipotizzato gravi criticità a carico di funzionari e di precedenti Soprintendenti, con sequestro dell’intero comparto.
La realizzazione di un acquario in progetto di finanza da noi prospettata, con criteri architettonici poco impattanti, avrebbe certamente “rispettato” l’ambiente e dato finalmente una identità turistica definita alla città, con ricadute certe (e non solo propagandate) sotto l’aspetto occupazionale.
Sull’argomento è intervenuto anche il parlamentare del M5S Girolamo Pisano che ricorda la citazione di De Luca “secondo cui l’architetto non è come fare il macellaio che “taglia a fettina e aggiusta il pezzo”. In questo caso, aggiunge Pisano, “Il macellaio” Miccio sembrerebbe aver tolto tutto ciò che di pubblico c’era nel progetto, mantenendo lo sfregio paesaggistico arrecato al panorama di Salerno.
Aspettando di leggere le 13 pagine di parere favorevole con prescrizioni emesso dal Soprintendente Miccio, il Movimento 5 stelle continuerà la sua battaglia in tutte le sedi contro l’ecomostro di Santa Teresa.