I militari della Guardia di Finanza, all’atto dello sbarco, hanno proceduto all’apertura dei tre container riscontrando la presenza di kg. 9.599,200, di tabacchi lavorati esteri (47.996 stecche di sigarette) recanti il marchio “IDEA”. Le “bionde” erano abilmente occultate da n. 453 sacchi di residui della lavorazione di legumi, non idonei al consumo alimentare. L’ingente quantitativo di tabacchi lavorati esteri posto sotto sequestro, una volta immesso sul mercato clandestino, avrebbe fruttato un guadagno pari a 1.919.840 €. ed un notevole danno erariale per le casse dello Stato, dovuto al mancato introito dei diritti di confine ed altre imposte. L’analisi effettuata ha permesso di rilevare che trattasi di tabacchi contraffatti, i quali se immessi in consumo, avrebbero comportato seri rischi per la salute pubblica. Denunciato all’Autorità Giudiziaria un responsabile, legale rappresentante di una società italiana, tra l’altro, non operante. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad identificare eventuali altri responsabili.