Già a partire dal mese di ottobre, infatti, sono sospesi i servizi a più ampia fruizione: radiografie, ecografie, ecodoppler, tac, e per le classiche analisi di laboratorio. Qualche margine in più invece dovrebbe sussistere per altre due branche importanti ma con volumi di prestazioni minori, ovvero Medicina nucleare e Diabetologia, per i quali lo stop delle prestazioni gratuite è previsto per il mese di dicembre. “In questo modo – ha affermato Dell’Isola – si continua a trascurare il reale fabbisogno di prestazioni sanitarie da parte dell’utenza e soprattutto delle fasce più deboli, come i malati cronici, i pensionati e i non autosufficienti. Adesso gli anziani dovranno decidere se fare la spesa o curarsi. Anche quest’anno purtroppo le risorse previste si sono rivelate notevolmente inferiori rispetto all’effettivo fabbisogno necessario a garantire i livelli essenziali dell’assistenza sanitaria in Campania. E a farne le spese saranno soprattutto i più deboli e soprattutto gli anziani e i non autosufficienti, che da tempo sono protagonisti di un vero e proprio processo di rottamazione”.
Anche di questo i pensionati della Cisl, insieme a quelli di Cgil e Uil, discuteranno il prossimo 5 novembre a Roma, in occasione della mobilitazione nazionale ‘#Nonstiamosereni’. “In quell’occasione chiederemo al Governo – ha detto Dell’Isola – più sviluppo e occupazione per i giovani, figli e nipoti, per un welfare pubblico e solidale, per una legge sulla non autosufficienza, per tutelare il reddito da pensione ed estendere, anche ai pensionati, la riduzione delle tasse. Anche Salerno, con una folta delegazione, parteciperà alla giornata di protesta”.
Caldoro le tue palle stanno a zero.Vergognati e impara a spendere i fondi comunitari. Vergognati.
Grazie del regalo che ci fai Regione Campania. Ed a pensare tutto quello che versiamo come contributi.