Il Messina a Melfi ha dimostrato sul campo una disciplina tattica impressionante segno evidente che il gruppo è coeso e, soprattutto, segue il proprio allenatore. Questa è la nostra impressione, la sua invece?
Il gruppo sta lavorando bene. Abbiamo cambiato molto, abbiamo variato l’assetto tattico in primis e poi, soprattutto, abbiamo cambiato mentalità. Prima impostavamo la partita cercando di imporre il nostro gioco mentre adesso facciamo di necessità virtù e affrontiamo ogni avversario cercando di combattere con le nostre armi.
La partita di domani come la possiamo inquadrare. Sicuramente il primo obiettivo è quello di non sfigurare e cercare di passare il turno. Ma cos’altro potrà aggiungere la gara dell’Arechi?
Vedremo di dare spazio a chi fino adesso ha giocato di meno. Impiegheremo qualche giovane per capire come tiene il campo. In ogni caso ci giocheremo la partita con il piacere di affrontare un avversario di blasone e cercando di passare il turno. Cercheremo, comunque, di gestire l’incontro nell’ottica anche di domenica prossima quando affronteremo il Foggia.
Inevitabile l’ultima domanda: diciamo Salerno ed in Gianluca Grassadonia cosa evochiamo?
Salerno è la mia città. Ho iniziato ed ho finito la mia carriera di calciatore alla Salernitana e sempre li ho iniziato a fare l’allenatore. E’ la prima volta che ci torno da avversario, sarà un’emozione particolare, una giornata particolare ma al fischio d’inizio il mio pensiero sarà solo rivolto alla gara ed al Messina perché ci tengo che la squadra ben figuri e, possibilmente, raggiunga il passaggio del turno.
potevi dimostrarlo meglio, che Salerno era tua città, e m fermo qua…!!