Legambiente Campania ed Ecoem per il corretto smaltimento dei Raee

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smaltimento_RaeeFrigoriferi e scaldabagni guasti, televisori con tubo catodico, telefonini, pc e stampanti ma anche giocattoli e lampadine giunti a fine vita rappresentano una percentuale sempre crescente dei nostri rifiuti. Rifiuti che però richiedono particolari attenzioni per lo smaltimento: la loro crescente diffusione determina un sempre maggiore rischio di abbandono indiscriminato o in discariche e inceneritori con conseguenti rischi di aumento dei livelli di inquinamento. Proprio per questo Legambiente Campania ha stretto un accordo con il Consorzio ECOEM, un sistema collettivo per la gestione dei RAEE radicato nel sud Italia, per promuovere comportamenti sostenibili da parte dei cittadini, coinvolgendo  gli studenti universitari ma anche amministratori e tecnici comunali.

Per sensibilizzare e formare maggiormente anche i responsabili degli enti locali, Legambiente ed Ecoem – in collaborazione con la Fondazione Universitaria dell’Università di Salerno – hanno promosso per giovedì 30 ottobre, un seminario di formazione rivolto ad amministratori e tecnici comunali, oltre che agli studenti universitari, sulla nuova direttiva 49/2014, con l’obiettivo di fornire le informazioni utili e gli strumenti adeguati per trattare la tematica, dagli approfondimenti sugli aspetti normativi, economico – finanziari, alla ricerca delle fonti di finanziamento (Bandi Ue, regionali).L’appuntamento è alle ore 9.30 presso l’Aula delle Lauree  “Gabriele De Rosa” della Facoltà di Scienze Politiche  dell’Università degli studi di Salerno.

Nel 2012 i Raee prodotti in Italia ammontano a 800 mila tonnellate mentre sono circa 10 milioni di tonnellate quelli generati in Europa e 50 milioni di tonnellate quelli prodotti nel mondo. Di questi, solo 3,5 tonnellate, a livello europeo, vengono gestite dalle organizzazioni dei produttori mentre in Italia la percentuale di Raee che sfugge al sistema legale arriva al 70%. “Se i rifiuti nel complesso rappresentano un problema e contemporaneamente una opportunità per lo sviluppo di filiere importanti della green economy, per i Raee questo discorso assume un valore ancora più alto e pertinente – ha dichiarato Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania -. La gestione corretta dello smaltimento dei materiali elettrici ed elettronici, infatti, può alimentare sostanziosamente il settore del riciclaggio delle materie che li compongono, la riduzione degli impatti della produzione come dell’uso delle risorse naturali ed energetiche. Si tratta di una filiera nascente, perché la normativa sui RAEE è molto recente e i problemi non mancano, ma con grandi prospettive. Proprio per questo l’impegno di Legambiente e del Consorzio Ecoem vuole lavorare ancora di più sull’informazione ai cittadini e sulle reti di raccolta dei comuni, così da tagliare fuori dal mercato gli imprenditori non rispettosi della legge pianificando un sistema efficace di controlli e impedire così i traffici illeciti”.

Attorno al mercato legale, infatti, prospera un fiorente mercato illecito fatto di discariche abusive, traffici illeciti anche internazionali, inquinamento, truffe e criminalità ambientale che sfruttando il lavoro nero e la manodopera a basso costo, sottrae profitti all’economia legale, inquina i terreni, minaccia la salute pubblica e alimenta il business delle ecomafie. Tra il 2009 e il 2013 le forze dell’ordine in Italia hanno sequestrato ben 299 discariche abusive di Raee concentrate soprattutto in Puglia (13,4% del totale), in Campania (12,7%), Calabria e Toscana (11%). Tra le 220 inchieste che hanno riguardato il delitto di attività organizzata di traffico di rifiuti, condotte tra il 2002 e il 2013, 6 hanno riguardato specificatamente il traffico di Raee (il 2,7% del totale).

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