degli avvocati che partecipavano attivamente al sistema per ottenere i rimborsi dai falsi incidenti stradali. Le misure cautelari sono state disposte dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica e sono state eseguite a Salerno e a Giffoni Valle Piana, dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia che avevano avviato le indagini all’ inizio del 2013. Nel corso dell’operazione sono state effettuate alcune perquisizioni.
Si tratta di un fenomeno ben noto alla cronaca nazionale, con dirette ricadute negative per la collettività attesa la necessità delle imprese assicurative di far fronte alle richieste di risarcimento per migliaia di euro pagati per sinistri del tutto fasulli. Solo in questa indagine sono stati individuati quattordici falsi incidenti, con conseguente danno, in termini di risarcimenti indebiti corrisposti dalle compagnie assicurative, pari ad €.40.000,00, numeri del tutto marginali rispetto alle reali capacità dell’organizzazione, considerata l’estrema ‘professionalità’ manifestata da parte degli indagati e tenuto conto che sono stati evidenziati solo i falsi sinistri pianificati e direttamente monitorati nel corso dell’attività investigativa (protrattasi per circa diciotto mesi).
Il fenomeno appare tanto più inquietante perché la realizzazione capillare di una tale attività delittuosa impone la partecipazione oltre che dei singoli soggetti coinvolti nei presunti sinistri, anche quella – imprescindibile – di professionisti di vari settori tutti inevitabilmente coinvolti nel ‘giro’. Inequivocabili e gravissime sono le responsabilità dei legali (ben tre) coinvolti nelle indagini, in quanto è emersa con assoluta certezza non solo la loro piena consapevolezza della totale falsità dei sinistri denunciati dai loro “clienti”, ma anche, talvolta, il coinvolgimento diretto nella predisposizione della truffa, con l’individuazione delle modalità più utili a superare le difficoltà eventualmente frapposte dalle società assicurative.
Gli incidenti sono stati rappresentati come accaduti nel comune di Giffoni Valle Piana comune in cui risultano risiedere anche tutti gli arrestati, condotti, tranne uno che è ancora ricercato, presso le loro abitazioni in regime di arresti domiciliari: A.B. 37enne; A.V. 39enne; R.N. 45enne; E.C. 40enne; M. DM. 31enne; F. DG. 31enne; D.C. 28enne; V.C. 33enne e R.I. 51enne. Sono in corso ulteriori indagini per portare alla luce altri sinistri stradali falsamente rappresentati ma effettivamente risarciti, ed evidenziare il coinvolgimento di altri soggetti nell’attività delittuosa.
Sai che novità…..
vogliamo i nomi completi…..
e i medici ospedalieri compiacenti con i soliti faccendieri? quando li prendete?– bravi cc
Tutti sanno tutto, ma nessuno fa niente.
ma perchè le categorie dei consumatori non mettono su delle “class action” per richiedere i danni a questi signori, visto che per colpa di questi,siamo tutti costretti a pagare delle somme altissime per assicurare i nostri mezzi.
P.S. i nomi completi…… pubblicateli !!!! almeno la cogna a stì truffatori.
Hanno scoperto l’acqua calda.
Nomi e cognomi!!!!
oltre ai nomi e cognomi e non semplice sigle che, si accertino anche i canali preferenziali ovvero i medici compiacenti etc..