“ Quotidianamente, tra indicibili difficoltà operative e indegne condizioni lavorative, le donne e gli uomini della polizia penitenziaria non solo assicurano la sicurezza all’interno delle nostre prigioni ma sono costantemente impegnati a salvare vite umane. Anche oggi ad Ariano Irpino la professionalità del personale di servizio ha impedito che la già lunga lista di suicidi in cella (32 nel 2014) si potesse sinistramente allungare. Sono mediamente 1500 ogni anno i tentati suicidi in cella, e negli ultimi dieci anni la polizia penitenziaria ha salvato circa 6000 detenuti in extremis dai loro tentativi di evadere dalla vita.
Nel giorno in cui – sottolinea SARNO – le cronache riportano con enfasi le polemiche per l’assoluzione degli agenti accusati della morte di Stefano Cucchi ci piacerebbe leggere anche di queste vite salvate di cui nessuno da conto. Purtroppo dopo la parziale assoluzione della Corte Europea sulle infamanti condizioni detentive in Italia, sembra essere scemato qualsiasi interesse verso l’universo penitenziario che ,invece, continua a rappresentare quella vergogna nazionale già sottolineata dal Presidente Napolitano. Tra l’altro i tagli delle risorse del Governo Renzi non aiutano certo a recuperare la dignità del lavoro penitenziario e la civiltà della detenzione.
Non possiamo, quindi, che essere grati alle donne e agli uomini dei baschi azzurri che – chiosa il Segretario Generale della UILPA Penitenziari – in silenzio armati di umanità, tolleranza e professionalità, impediscono , come riconosciuto anche dal Ministro Orlando, il definitivo collasso del nostro sistema carcerario pagando un alto tributo di sangue considerato che dal 1 gennaio ad oggi nelle nostre carceri si sono verificati 314 episodi di aggressione in danno di poliziotti penitenziari, 134 dei quali hanno riportato prognosi superiori ai 5 giorni”
Ufficio Stampa UILPA Penitenziari