“Sono stati quattro anni straordinari e difficili al tempo stesso – ha esordito Brunetta –Ora possiamo dire che ce l’abbiamo fatta, chiudendo un ciclo tra i più proficui della storia di questo organismo. Mai, la Fondazione e il Festival, hanno ottenuto così tanti risultati di pubblico e di critica. Lascio un ente risanato, in attivo e pieno di progettualità il tutto in un periodo di spaventosa crisi economica. Molti enti e fondazioni hanno chiuso, mentre altri hanno ridimensionato programmi e progetti. Noi invece abbiamo un futuro roseo. A cominciare dall’immediato: grazie all’apporto decisivo della Regione Campania ci stiamo inserendo con la programmazione culturale 2015 nel percorso dell’Expo. Inoltre alla nuova amministrazione della Fondazione consegneremo un orientamento culturale determinato col prezioso apporto di Mimmo Paladino e relativo al percorso artistico che ha visto già esporre a Ravello nomi di prestigio. – ha concluso Brunetta – Per il 2015 abbiamo pensato a una mostra di Marino Marini, grande artista scomparso nel 1980, per l’anno successivo lo scultore britannico Henry Moore, scomparso nel 1986, e nel 2017 una grande esposizione dedicata a Igor Mitoraj le cui opere saranno installate tra Ravello e la Costiera”.
L’incontro di stamane è servito ad accendere i riflettori sull’importante affermazione in termini di appeal del Ravello Festival 2014 che si è chiuso il 20 settembre scorso dopo 92 giorni di programmazione e quasi 70 proposte accolte con un successo. Il Festival afferma e consolida, dunque, il trend positivo innestato a partire dal 2009, a dispetto della flessione che ha interessato, negli ultimi anni, il settore turistico in Italia. A far da eco alle parole di Brunetta è stato poi il segretario generale, Secondo Amalfitano, che ha sottolineato come in un momento difficile per i beni culturali, Ravello e Villa Rufolo, siano in straordinaria controtendenza. “Tutti i beni culturali hanno registrato un calo di presenze – ha aggiunto Amalfitano – e Ravello ha contribuito con i suoi numeri a evitare che il crollo, in termini percentuali, fosse ancor più marcato. Villa Rufolo e Ravello Festival sono in controtendenza mantenendo un trend in costante crescita. Per Villa Rufolo, il bilancio è in positivo rispetto allo scorso anno come incassi e presenze”.
Partita da un più articolato “Progetto Ravello”, supportato dalla Regione Campania con fondi della Comunità Europea, l’edizione 2014 del Ravello Festival si è dipanata intorno al tema conduttore del “Sud”, che vivrà una sua appendice tra la fine del 2014 e l’inizio del nuovo anno. Sarà una sorta di “mini-festival”, così come lo ha definito il presidente Brunetta, e che si svolgerà nell’auditorium Niemeyer dal 27 dicembre al 4 gennaio 2015. “Gli eventi di fine anno vogliono valorizzare il patrimonio artistico italiano– ha detto il direttore artistico Stefano Valanzuolo – Abbiamo disegnato un cartellone all’insegna della trasversalità. Sul palco artisti del calibro di Rossella Brescia, Cristiano De Andrè, Peppe Servillo, Raiz, Fausto Mesolella e Jan Van Der Roost che dirigerà, dopo un masterclass di tre giorni, l’Orchestra Costa d’Amalfi”.
Proprio l’auditorium Oscar Niemeyer insieme con Villa Rufolo e Villa Episcopio è al centro dell’ultimo impegno di Brunetta per il triennio di presidenza in scadenza. Nei consigli di indirizzo e di amministrazione celebrati in mattinata è stata nuovamente affrontata la questione della gestione unitaria dei tre beni. “Finalmente dovremmo essere arrivati al perfezionamento dell’iter che dovrebbe portare alla gestione unitaria di questi tre beni – ha poi concluso Brunetta – Tre asset strategici che entro novembre dovrebbero essere affidati alla Fondazione Ravello. Comune e Regione dovranno però approvare i rispettivi atti amministrativi. Solo così sarà possibile creare un unicum nel panorama culturale italiano. Se riuscirò a completare anche quest’ultimo mosaico potrò dirmi pienamente soddisfatto”. Ad avvalorare tale esito positivo, il Sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier che ha confermato l’impegno del Comune nel “fare la propria parte”. Infine ad una domanda precisa del corrispondente Rai sulla disponibilità a proseguire l’impegno di presidente della Fondazione, Brunetta ha così replicato: “Nonostante i miei gravosi e numerosi impegni di parlamentare farò di tutto per soddisfare qualsiasi domanda di aiuto provenga da questo territorio ed in particolare dal mio paese di adozione.”