Inoltre è da aggiungere che il sollecito del comitato inviato via PEC alla Salerno Sistemi il 27/08/14 faceva riferimento alla conoscenza da parte del comitato stesso dell’esistenza di circa 3800 m di tubazioni in “fibrocemento” e si chiedevano quindi spiegazioni in merito.
Entrando nel dettaglio della questione quanto dichiarato dalla Salerno Sistemi lascia quanto meno perplessi e non contribuisce a fare chiarezza sull’argomento in quanto se da una parte viene dichiarato che non c’è “nessuna tubatura d’amianto”, dall’altra si fa riferimento a “condotte borderline” che verranno al più presto mandate “in pensione” “in modo da eliminare qualsiasi altro dubbio”.
E’ bene ricordare che con la definizione fibrocemento si definisce quel particolare tipo di cemento rinforzato con fibre; tra tali fibre in passato, fino al 1992, quelle di gran lunga più utilizzate nella fabbricazione delle tubazioni adducenti acqua potabile sono quelle in amianto.
Per quanto sopra espresso, premettendo che il comitato sta conducendo proprie analisi indipendenti
·sia fatta chiarezza sulla reale natura delle fibre presente nel “fibrocemento” allegando, se del caso, le opportune analisi di laboratorio finalizzate a determinare la caratterizzazione mineralogica-petrografica delle tubazioni in oggetto ;
·nel caso che le fibre riscontrate siano effettivamente amianto, vengano prodotte, cosi come già indicato nella nostra precedente richiesta, le analisi delle acque in relazione all’Indice di Aggressività richiamata dalla circolare 1/7/1986 n.42 del Ministero della Sanità e in relazione al numero di fibre presenti nelle acque stesse ;
·venga resa pubblico lo stato di manutenzione delle tubazioni ;
·venga reso pubblico il piano di dismissione richiesto dall’allegato 3 del D.M. sopra richiamato e la data prevista per la dismissione delle “condotte borderline”;.
Al comitato non interessa altro che verificare lo stato di salute dell’acqua che beviamo per poter dire ai nostri concittadini che l’acqua del rubinetto è buona e che quindi non occorre comprare acqua in bottiglia (più costosa ed inferiore qualitativamente) con conseguente inquinamento dovuto al trasporto e alla produzione di rifiuti plastici. Per questo il comitato sta avviando la stessa indagine anche sulle altre condutture che adducono acqua alla città ma di competenza di altre aziende.
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