“Ibra è oramai trattato nel quartiere come un eroe. La gente lo ferma per strada e gli stringe la mano, lo abbraccia, gli chiede di continuare ad essere coraggioso perchè Napoli ha bisogno di questi esempi. E’ diventato – spiega Borrelli che ha passato la mattinata con il senegalese – un simbolo positivo della città suo malgrado”. “L’ho voluto come testimonial della nostra campagna per salvare Porta Capuana – continua Ulderico Carraturo – perchè il quartiere ha bisogno di esempi di legalità e di persone capaci di reagire alla criminalità e illegalità dominante e dilagante”. “Oggi ho avuto una giornata di festa al lavoro – conclude Ibra visibilmente commosso e frastornato da tanto affetto popolare – perchè dovevo tornare dai Carabinieri ma da martedì riprendo a lavorare. In 6 anni che sto a Napoli è il primo caso di aggressione che riguarda me o miei cari. Ho scelto di vivere a Napoli invece di stare a Parigi o a Milano dove pure vivono mie parenti perchè qui mi trovo bene. Il mio datore di lavoro mi rispetta e mi paga regolarmente ed io mi trovo bene qui. Nonostante tutto io difendo questa città che mi ha accolto a braccia aperte”.