Per l’occasione numerosi studenti salernitani hanno affollato Palazzo di Governo, preso parte alle celebrazioni ed interagito con i rappresentanti delle Forze dell’Ordine
La Giornata delle Forze Armate che è anche, ve lo ricordiamo, Giorno dell’Unità Nazionale si è svolta, rispetto al passato in un clima sereno e quasi primaverile. Così come nelle altre Regioni anche da noi sono state organizzate “occasioni d’incontro fra gli uomini e le donne con le stellette e i cittadini, per sottolineare e rinnovare il profondo legame che li unisce alla società italiana.
A Salerno, la cerimonia ufficiale si è svolta nel piazzale dinanzi l’Ufficio territoriale di Governo, ed a fare gli onori di casa c’era il Prefetto Gerarda Maria Pantalone che nel suo discorso ha voluto rievocare il ruolo delle Forze armate nel nostro Paese, ricordando come la prima prova, la cartina di tornasole della raggiunta Unità d’Italia si ebbe nelle trincee dove soldati provenienti da Milano e da Palermo, da Firenze e da Napoli cementarono – nel corso del primo conflitto mondiale che terminò proprio il 4 novembre del 1918, con la cosiddetta vittoria dell’Italia -, il sentimento patriottico vagheggiato dalla generazione precedente”.
Nella coscienza collettiva è ormai profondamente radicato il rifiuto della guerra come metodo per risolvere i conflitti, in tanti, tantissimi hanno sentito la necessità di stringersi attorno a quanti con mansioni diverse, qui e altrove, ci proteggono e difendono”
CIRIELLI (FDI-AN): PIU’ RISPETTO E TUTELA PER LE FORZE ARMATE
“In occasione del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il mio pensiero grato e riconoscente va ai caduti di tutte le guerre e a quanti hanno dato la vita per difendere, in Patria e all’estero, la sicurezza della nostra Nazione”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
“Un pensiero particolare – aggiunge – va alle donne e agli uomini impegnati, in queste ore, su fronti particolarmente complessi, ai nostri due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, per i quali mi auguro il Governo passi dalle parole ai fatti, mettendo fine a questa vicenda incredibile, nella speranza che lo stesso Esecutivo dimostri realmente di avere a cuore, di rispettare e tutelare di più il lavoro quotidiano di chi, nonostante le difficoltà del momento, continua con sacrificio e senso del Dovere a servire l’Italia e a garantirne la libertà e la democrazia”.
LE FOTO DI MANLIO MEMOLI