Tavella ricorda che “in Campania attualmente sono circa trentamila i percettori di indennità di cassa integrazione e di mobilità”. “Nell’80 per cento dei casi – spiega – si tratta di cassa integrazione in deroga, per il 20 per cento di mobilità in deroga”. “Oltre al danno di non percepire più gli ammortizzatori – aggiunge Tavella – molti rischiano di perdere lo status di lavoratore in mobilità, con la conseguente mancata possibilità di reinserimento in un percorso occupazionale”. Secondo la Cgil “la situazione sociale della Campania è oramai ai limiti di guardia. Occorre un intervento immediato del governo per garantire alla Regione investimenti e nuova occupazione. Il vulcano Campania rischia di esplodere”, conclude Tavella.