Appare paradossale inoltre – aggiungono i parlamentari – che oggi questi amministratori rinviati a giudizio possano poter determinare le nuove procedure relative al Crescent, come la risibile idea di abbassarlo di appena 50 centimetri”. Il MoVimento 5 Stelle di Salerno ”chiede un completo cambio di marcia per il bene di questa città: progetti e iniziative del tutto nuove, non i soliti amministratori con idee anni ’90 e con una agenda giudiziaria da fare impallidire. Questo rinnovamento non si può avere con 50 centimetri in meno né con l’eliminazione dei soli edifici pubblici previsti dal progetto originario. Ma con una spinta verso la partecipazione dei cittadini ed un cambio totale di prospettiva. Il Crescent va abbattuto e basta! E il Pua di Santa Teresa va completamente ripensato. Da parte nostra va il plauso a Italia Nostra, al Comitato No Crescent e a tutti quei salernitani che in questi anni si sono battuti con grande coraggio e determinazione, isolati, ghettizzati e ripetutamente minacciati attraverso il manganello televisivo dal sindaco decaduto”.
(ANSA).