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De Luca a Telese Terme: ”Non mi intimidisce rinvio a giudizio. Le bandiere di partito non contano più”

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E’ intervenuto a Telese Terme in provincia di Benevento il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca illustrando il suo programma elettorale, alla Regione Campania con una precisazione: «Al punto in cui siamo le bandiere di partito contano e non contano. Mi interessa molto di più – ha affermato il sindaco – la concretezza, cambiare la realtà. Abbiamo visto troppe volte che dietro le bandiere di partito si nascondevano gli interessi personali, a destra, al centro e a sinistra». Poi ha quindi indicato come centrale la questione del lavoro e della sburocratizzazione degli enti pubblici. «Riteniamo – ha affermato il primo cittadino – che di fronte alla Campania ci sia l’ultimo treno che sta passando, quello dei fondi europei 2014-2020. Se perdiamo questo treno qui veramente non ci sarà più niente da fare. Noi siamo stati così bravi da buttare a mare 7 miliardi di euro di fondi europei dal 2007 al 2013 e ci siamo ridotti ad essere la regione d’Italia che ha il tasso più alto di disoccupazione giovanile: il 58%. Abbiamo interi comuni, soprattutto nelle aree interne, che si vanno spopolando perché abbiamo ragazzi e ragazzi che se ne vanno. Il primo obiettivo è creare lavoro. E per creare lavoro bisogna avere la capacità amministrativa, di utilizzare i fondi europei, di sburocratizzare questa regione».

Il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio? «A me le vicende giudiziarie non fanno nè caldo nè freddo» e «un avviso di garanzia non è un motivo per farmi intimidire». I guai della Regione Campania? Anche «la precedente giunta di centrosinistra ha sbagliato». La Terra dei Fuochi? È un’«autentica tragedia» che è diventata anche «alibi per scatenare guerre di aggressione commerciale». Ad esempio i servizi di Report, la trasmissione di inchieste condotta da Milena Gabanelli («una signora che porta male»), magari favoriscono «quelli che producono la pizza surgelata o vendono i forni a microonde». E il caso del mendicante fermato davanti ad un supermercato? «La verità è che ci sono stati tre imbecilli che hanno fatto i caritatevoli» e «il mendicante in questione è uno di quelli che vengono trasportati dalle organizzazioni criminali per fare un lavoro redditizio», l’«accattonaggio». Vincenzo De Luca, si sa, ama parlare chiaro, soprattutto in tempi di campagna elettorale. E ieri sera, nel corso di un incontro con i suoi sostenitori a Telese Terme, nel Beneventano, non ha fatto eccezione. Già immerso nella sfida delle primarie del centrosinistra per la leadership alle prossime Regionali, nel corso del suo intervento alla sala Goccioloni il sindaco di Salerno non ha risparmiato attacchi, sia agli avversari che alla sua stessa parte politica. E nemmeno a certi giornalisti e a chi lo accusa di aver offeso uno straniero nella sua città.

E sull’ incontro di ieri sera a Telese Terme è ritornato quest’oggi il sindaco De Luca sulla sua pagina facebook: “Ieri sera sono stato a Telese Terme su invito del sindaco Pasquale Carofano e, ancora una volta, ho voluto ribadire che il nostro obiettivo è quello di voltare pagina.

Stiamo girando per la Campania perché è necessario cambiare le cose. Se in mezzo a noi c’è chi è soddisfatto della situazione, allora può continuare così. Noi non ne possiamo più di paludi burocratiche e clientele. Dobbiamo fare una battaglia con grande spirito di libertà e mossi da un profondo senso di concretezza.

Sono tra quelli che pensano che non contano le bandiere di partito, ma solo cambiare la realtà. Abbiamo visto troppe volte che dietro le bandiere di partito si nascondevano interessi personali, a destra, centro e sinistra.

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