La “Casa dell’Uno” è il nome scelto per l’edificio per esprimere con efficacia questa intenzione. Quello che per gli studenti è solo un progetto architettonico potrebbe diventare, nella realtà, un esperimento sociale, un tentativo di pacifica convivenza e accettazione delle diversità, un atto di fede e di amore, un’apertura verso il mondo e soprattutto un simbolo di pace.
I seminari, aperti sia agli studenti dei corsi di laurea in Ingegneria Edile-Architettura che a quelli del dottorato in Ingegneria delle strutture e del recupero urbano ed edilizio, nonché ovviamente a tutti i docenti interessati, sono finalizzati ad approfondire i requisiti formali, funzionali e architettonici degli edifici per il culto secondo il rito cristiano, ebraico e islamico, a complemento e supporto delle attività didattiche del corso.
Il primo incontro si svolgerà, domani 14 novembre, nell’aula F di Ingegneria con la lezione del mons. Gennaro Matino (Teologo, Docente presso la Pontificia facoltà di Teologia di Napoli).
L’iniziativa culturale è a cura del prof. Roberto Vanacore, con la collaborazione degli architetti Felice de Silva e Carla Giordano.