Con la squadra di casa penultima, in difficoltà dopo la retrocessione in terza serie, col pubblico che rimarrà fuori non per contestare ma per solidarizzare con gli ultras salernitani che non potranno partecipare alla trasferta, con l’allenatore spalle al muro costretto a vincere o a fare i bagagli, non potrà esserci molto spazio per sentimentalismi. Anche perchè in questo momento Lanzaro è uno dei leader della Salernitana costretta a vincere per non perdere contatto dalla vetta (o magari abbrancarla in caso di passi falsi del Benevento). Da quando Menichini ha potuto contare su di lui la difesa della Salernitana è diventata praticamente impenetrabile, con i tanti campionati disputati ad alti livelli d’altronde il centrale avellinese ha acquisito un bagaglio d’esperienza invidiabile. Che si giochi a tre o a quattro non conta, con Lanzaro in campo gli avversari sanno in partenza che la loro partita sarà molto complicata.
Il difensore Lanzaro torna da ex di turno al “Granillo”
Della Reggina è stato un pilastro ai tempi della Serie A e con la maglia amaranto ha collezionato quasi 150 presenze in 5 stagioni, 4 in Serie A e l’ultima in cadetteria, prima di intraprendere l’avventura in Spagna col Saragozza. Maurizio Lanzaro è stato a lungo un beniamino del Granillo e del team calabrese, al quale approdo proprio dopo l’esperienza di Salerno e l’ottimo campionato disputato nel 2004/5 con Gregucci, è stato anche il capitano. Stasera sarà strano per lui tornare in quello stadio dove si respirerà un’aria dimessa, molto diversa da quella della sua avventura nelle fila della Reggina.
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