Nella replica successiva, Iannuzzi ha contestato la scelta dell’INPS, ritenendola fondata su una impostazione freddamente aritmetica e contabile, che non tiene conto del bacino di utenza della sede di Cava; dei disagi per gli utenti, specialmente per le persone anziane ed inferme; del numero comunque rilevante di prestazioni e di attività’ che, in seguito alla disposta chiusura, andranno a gravare ed ingolfare la sede INPS di Nocera Inferiore.
Iannuzzi, invece, ha ritenuto importante e significativa la disponibilità’ dell’INPS, espressa dal Sottosegretario nella risposta, a prevedere “l’istituzione di una struttura leggera -c.d. Punto INPS- qualora il Comune di Cava de’ Tirreni metta a disposizione, senza oneri per l’Istituto, locali idonei ad ospitarlo”.
Occorre ora che l’Istituto traduca questa disponibilità in scelte rapide ed operative, con l’impegno concreto del Comune per assicurare locali idonei, riducendo, così’ i disagi per la cittadinanza con la conservazione di una struttura dell’INPS a Cava dei Tirreni.
Iannuzzi ha sollecitato il Ministero ad intervenire nel rapporto fra Comune ed INPS per addivenire, proprio per raggiungere questo obiettivo, in tempi celeri alla conservazione di questa struttura INPS più’ leggera, definendone un assetto organizzativo le funzioni da svolgere, in modo da garantire, una presenza attiva ed utile per i cittadini di Cava dei Tirreni. Pertanto Iannuzzi si attiverà’ presso il Ministero del Welfare e la Direzione Regionale INPS della Campania, che sono chiamati ad operare in una positiva collaborazione istituzionale con il Comune di Cava dei Tirreni, nell’interesse della comunità cavese.