Il dott. Sgarbi è stato immediatamente attratto dal Chiostro romanico, esprimendo immediata soddisfazione per l’attento restauro operato recentemente dalla Soprintendenza, soffermandosi con attenzione ad ammirare il trecentesco bassorilievo di Tino da Camaino, raffigurante la Madonna col Bambino fra San Benedetto e San Alferio e la vasta sala del XII sec. adibita a Museo, che ospita e custodisce sarcofaghi di epoca romana (I sec.d.c.).
Dopo una attenta visita alla grotta di San Alferio ed ai numerosi tesori d’arte della chiesa Cattedrale, fra cui l’ambone cosmatesco con l’altare secentesco in marmi policromi (XII sec.), con la visita alla ricca pinacoteca l’attenzione è stata dedicata alle tele di pittori caravaggeschi, al polittico si scuola raffaellita ed in particolare ad una tavola di ignoti pittori senesi del XV, raffigurante la Madonna con il Bambino, ipotizzando una attribuzione al pittore Monaco.
Una visita dedicata, da tenersi a breve, è stata definita per l’accesso alla biblioteca per visionare i rari documenti e non esclusa una passeggiata ai resti del maestoso Acquedotto romano, antica testimonianza di insediamenti romani fra cui la “gens Meteilia”.