Tuttavia, non si può pretendere che io resti passivo innanzi a certi eventi né che mi dimentichi di quei cittadini, che pure sono la maggioranza, che mi chiedono con grande forza di dare un cenno forte di discontinuità contro i sentimenti di razzismo. Alla processione, infatti, erano presenti alcuni portatori, gli stessi che con una mano portavano la statua e con l’altra alimentano il razzismo nei confronti dello straniero, pur non essendovi alcuna ragione vista la non presenza di profughi a Santomenna; alla vista di questi – spiega -mi sono tolto la fascia tricolore, consegnandola al vigile urbano per dire no al razzismo.
Se un sindaco si accorgesse che durante una processione la mano di chi porta la statua è la stessa di chi fa del razzismo, è o non è sacrosanto non girare la testa dall’altra parte facendo finta di niente? O forse il razzismo è più tollerabile della mafia e della ‘ndrangheta? Certamente non è reato inculcare la paura per gli stranieri che fuggono da morte certa, ma di certo non è normale”.
Fonte Ondanews.it
portali a casa tua sindaco
A Santomenna non ci sono rifugiati, dice l’articolo, ma arriva il pastenese e ripete a pappagallo la frasetta di rito sul portarseli a casa. Ma portati a casa chi?
Il sindaco ha fatto bene ma avrebbe dovuto dirla tutta: non è solo razzismo, è anche un problema di facoltà mentali limitate.