Non si dovrebbero neppure prendere in considerazione i problemi di malcostume e disonestà che, se e quando, “vengono” alla luce, debbono essere repressi con estrema severità senza guardare in faccia a nessuno. Detto questo, ribadendo quanto andiamo ripetendo da anni, in Campania è indispensabile un’azione di profondo rinnovamento anche etico, che valga a riportare nell’alveo di una vera democrazia disagi, malesseri, squilibri anche territoriali, in una parola i tanti fattori di crisi. E’ necessario ridistribuire le competenze, che vi sono a tutti i livelli, ripristinando il primato della meritocrazia sulle appartenenze politiche, esercitando un severo controllo sulla qualità della spesa pubblica. Non si richiedono grandi cose, ma un ritorno alla normalità. Fuori, con i fatti non con le parole, i partiti dalla gestione della Sanità.