E in tre giornate capitan Pestrin e compagni sono riusciti a colmare quasi del tutto il gap nei confronti della capolista Benevento, creatosi in seguito allo stop coi salentini.
Nello scorso turno i sanniti, alle prese con seri problemi di organico per gli infortuni di Doninelli e De Falco, con elementi fuori posizione (come Campagnacci in mediana) ed altri in ritardo di condizione (come l’ultimo arrivato Allegretti) hanno ottenuto uno stentato pareggio a Pagani e domenica (ancora in emergenza) dovranno vedersela col Lecce.
La Salernitana, confidando in buone notizie dallo stadio Vigorito, sabato dovrà cercare di far sua l’intera posta in palio nel derby con una Paganese che si presenterà all’Arechi in assetto inedito, soprattutto in difesa. Sottil avrà il suo bel da fare per presentare una retroguardia all’altezza della situazione. Menichini dovrà cercare di sfruttare al meglio i punti deboli degli avversari, che pure sono imbattuti, nella speranza di poter sfruttare eventuali passi falsi dei rivali.
Il trainer granata spera che il successo sul Catanzaro sia servito per sfatare una volta e per tutte il tabù Arechi, dove fin qui la Salernitana ha avuto un rendimento “normale” (3 vittorie, 2 pareggi, 1 sconfitta), mentre in trasferta le cose sono andate molto meglio (5 vittorie e 2 pareggi). I granata viaggiano a +3 in termini di media inglese e, continuando di questo passo, magari tentando di rendere più incisive le proprie prestazioni casalinghe, di certo potranno arrivare alla fine del girone d’andata in una posizione invidiabile. E a quel punto toccherà alle altre candidate al salto di categoria il compito di tenere il ritmo dettato da Calil e soci.
Pensiamo a vincere e basta.
Umiltà da parte di tutti. Non condivido questo titolo. Restiamo concentrati e pensiamo solo a noi. Adesso conta solo battere la Paganese e basta
Mi pare che si stia vendendo la pelle dell’orso prima di averlo preso…un po’ di umiltà e testa bassa e pedalare non guasterebbe