Si allungano i tempi per conoscere la decisione della Corte d’Appello di Salerno sulla presunta incompatibilità del Sindaco De Luca quando era viceministro del Governo Letta. Oggi sono scaduti i termini per il deposito delle memorie da parte dei legali del sindaco. Il giudice ha accolto la richiesta dei legali rinviando al due dicembre la discussione. Da quel momento possono passare anche altri 60 giorni per arrivare alla sentenza definitiva. Ad azionare la vicenda giudiziaria per l’incompatibilità del sindaco di Salerno con la carica di viceministro ricoperta nel governo Letta è stato un ricorso dei parlamentari cinquestelle, che in primo grado hanno ottenuto la pronuncia per la decadenza di De Luca.
Tutto ruota attorno all’incompatibilità presunta tra la carica di primo cittadino e quella di viceministro ricoperte da De Luca sin da maggio 2013 e fino al termine del governo Letta. In primo grado è stato dichiarato decaduto con sospensione degli effetti della sentenza per il ricorso in Appello. A seguire la vicenda sono i legali Edilberto Ricciardi per il sindaco, Salvatore D’Agostino per i cittadini a sostegno di De Luca ed Oreste Agosto per il movimento 5 stelle. I legali del sindaco ritengono che la nomina a Viceministro non si è mai perfezionata non essendo state attribuite le delege. Di fatto De Luca, nel Governo Letta era Sottosegretario, per gli avvocati del Sindaco e non Viceministro.
Sono passati la bellezza di 536 giorni di tempo dal 2 maggio 2013, quando Vincenzo De Luca doveva dimettersi immediatamente da Sindaco, come stabilito chiaramente per legge, come fatto per altro da Graziano Del Rio a Reggio Emilia e Flavio Zanonato a Padova.
Siamo un paese da terzo mondo.Senza vergogna.
Siamo anche l’unico paese in cui questa norma è retroattiva e c’è gente che passa la sua vita politica nel tentativo di farla applicare in tempo.
Io di scandaloso nel doppio incarico non ci ho mai visto niente, d’altronde De Luca non ha mai ricevuto le deleghe necessarie a rendere effettivo il doppio incarico.
E’ una questione squisitamente giuridica, ma anche di lana caprina.