Si è tenutoin Prefettura l’incontro chiesto nelle settimane scorse dal Coordinamento dei Centri di riabilitazione della sanità privata accreditata della provincia a seguito della delicata situazione creatasi conseguentemente alla sottostima del budget assegnato con DCA 90/14, per la macroarea socio-sanitario e salute mentale, da parte della Regione Campania, e in seguito alla delibera 931/2014 sui tetti dispesa dell’ASL di Salerno pubblicata lo scorso mese di ottobre.
Alla convocazione hanno preso parte il Presidente e il Direttore Sanitario dell’Anffas-Onlus di Salerno Salvatore Parisi e Angelo Cerracchio e in rappresentanza dell’Aspat Antonio Gambardella, coordinatore regionale e il consigliere Carmen Guarino con l’obiettivo di individuare un percorso per scongiurare la sospensione dei servizi socio-sanitari per i cittadini di fascia debole, come disabili e anziani.
La situazione allo stato attuale è la seguente: i servizi sociosanitari, semiresidenziali e residenziali erogati a favore dei disabili e degli anziani per i prossimi due mesi non avranno la copertura finanziaria da parte dell’ASL Salerno e pertanto dovranno interrompere l’attività.
Federico Pagano, in rappresentanza della direzione generale dell’Asl di Salerno, ha affermato che l’Asl di Salerno farà la sua parte per riparare ad un problema che è solo di tipo economico-finanziario. E se sarà necessario verrà applicato l’ articolo 32 della costituzione e in secondo momento verrà attivato un tavolo per trovare una soluzione ad un problema che si perpetua da qualche anno. Il rappresentante dell’Asl chiede di avere qualche giorno per consultarsi con il Direttore generale e il tavolo si autoconvoca lunedì 24 novembre alle 16.00 presso la Prefettura di Salerno.
La Regione ha tagliato 2,5 milioni di euro all’Asl per la spesa socio-sanitaria. L’Asl, da canto suo, fa sapere che non ha fondi per pagare.