che, realizzato in collaborazione con la Provincia di Salerno e con il Comune di Salerno, da maggio fino a
novembre 2014 ha proposto negli spazi prestigiosi del Museo Archeologico Provinciale inediti interventi
site-specific di cinque artisti italiani di respiro internazionale – Elena Bellantoni, Fabrizio Cotognini, Giulia
Palombino, Gian Maria Tosatti e Ivano Troisi – realizzati in dialogo con le importanti collezioni del Museo e
con la sua luminosa architettura, ridisegnata con grande sensibilità dall’architetto Ezio De Felice negli anni
Sessanta del Novecento.
A conclusione del progetto, patrocinato dal DISPAC dell’Università di Salerno e dall’Accademia di Belle
Arti di Macerata, martedì 25 novembre alle ore 10 una giornata di studio proporrà una riflessione sulla
complessa relazione che lega i linguaggi del contemporaneo all’archeologia, mettendo così in luce come la
presenza dell’antico sia diversamente attiva nei discorsi e nelle pratiche dell’arte presente. L’incontro, aperto
dai saluti di Barbara Cussino, Responsabile del Settore Biblioteche e Musei della Provincia di Salerno, sarà
introdotto da Antonello Tolve e Stefania Zuliani, curatori del ciclo Tempo Imperfetto; seguiranno interventi
di Maria Passaro, docente di Fonti e linguaggi dell’arte contemporanea (Università di Salerno), Angela
Pontrandolfo, docente di Archeologia Greca e di Storia dell’Archeologia (Università di Salerno), Antonella
Trotta, docente di Storia della critica d’arte (Università di Salerno), e Pino Musi, fotografo da sempre
impegnato in una raffinata e rigorosa ricerca visiva sull’architettura del presente e del passato, autore per
FMR di una serie di immagini dedicate all’Italia delle origini esposta nel 2012 al Museo dell’Ara Pacis.
Coordina Angelo Trimarco.
Attraverso il confronto di prospettive e di ricerche plurali, la giornata di studio intende così offrire un
ulteriore contributo al felice dialogo che nel corso di sei mesi ha visto protagonisti nello spazio vitalissimo
del museo l’archeologia e l’arte contemporanea, interessando un ampio pubblico di giovani e coinvolgendo,
grazie ai laboratori didattici In contemporanea curati dalla Fondazione Menna in collaborazione con
l’associazione ArteXa, anche numerose scolaresche. Più che un bilancio, l’incontro vuole dunque essere
soprattutto un momento di riflessione, un passaggio da cui muovere per intraprendere nuovi percorsi di
indagine critica e di sperimentazione artistica sulla natura imperfetta, inconclusa e instabile, del tempo
presente.
Sponsor tecnici: Associazione ArteXa e Fonderie culturali.
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