Ma quale è stata la risposta avuta dal Governatore? “Molto evasiva – ha risposto Coscioni -. “La richiesta precisa era sul tetto di spesa imposto a strutture private accreditate che hanno anche la funzione di pronto soccorso, cioè che sono inserite nella rete di urgenza del 118. La Regione Campania ha semplicemente fatto un elenco di dati, che noi già conoscevamo bene, che erano e riguardavano le difficoltà della Regione in termini di spending review e per cui hanno confermato che a ottobre 2014 hanno esaurito il badget. Questo conferma – sostiene Coscioni – quello che noi dicevamo ovvero l’incapacità di programmare da parte di questa amministrazione”.
Ora cosa succede? “Accade che i cittadini sono costretti a pagare le prestazioni specialistiche ambulatoriali e le strutture private accreditate che hanno il pronto soccorso attivo lo devono tenere comunque aperto, hanno una importante funzione pubblica sociale di soccorso h24, ma non verranno remunerati per tutte quelle che sono le prestazioni in urgenza e emergenza che fanno da ottobre a dicembre 2014, è una cosa senza senso, non si può pensare di mettere alle prestazioni di urgenza ed emergenza, andrebbe fatto certamente dalla Regione un importante controllo, ma questo non manca alle strutture regionali, per vedere se ci siano ricoveri soltanto appropiati e non inappropiati, ma sembra chiedere troppo a questa amministrazione.
L’INTERVISTA AD ENRICO COSCIONI