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Violenza giovanile e bullismo nel salernitano, denunciati due giovani

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A seguito del ripetersi, nel recente passato, di alcuni episodi di violenza giovanile a Cava de’ Tirreni, i poliziotti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezzahanno attivato specifiche attività di vigilanza nelle zone centrali della città dove erano state segnalate alcune aggressioni. Nel pomeriggio di ieri, le indagini condotte sull’ultimo episodio di violenza, avvenuto nel mese di ottobre scorso, hanno consentito agli agenti cavesi di identificare e denunciare per minacce, rissa e lesioni personali, due ragazzi di Cava de’ Tirreni, rispettivamente di 17 e 18 anni. Intorno alle ore 00.30 della notte tra sabato 18 e domenica 19 ottobre, un gruppo di una decina di ragazzi cavesi si è avvicinato a due 18enni che stazionavano nella locale Villa Comunale e appurato che erano forestieri, (uno di Nocera Superiore e l’altro di Castel San Giorgio), hanno iniziato a provocarli con futili pretesti per spingerli a reagire.

I “bulli” sono passati ben presto dalle parole ai fatti ed alcuni di loro hanno colpito con schiaffi dietro la nuca i due giovani che, spaventati, si sono alzati dalla panchina sulla quale erano seduti per rifugiarsi all’interno di una pizzeria ubicata nelle vicinanze. Il “branco” di aggressori li ha seguiti fino alla pizzeria e due di loro sono entrati all’interno del locale e li hanno strattonati costringendoli ad uscire nuovamente per strada. Le due vittime dell’aggressione sono state nuovamente colpite con schiaffi ed uno degli aggressori, in particolare, ha utilizzato la cintura dei suoi pantaloni per colpirli, procurandogli delle contusioni ed escoriazioni anche alla testa.

La Polizia di Stato è intervenuta sul posto a seguito della segnalazione fatta al “113” da alcuni cittadini che hanno assistito alla seconda fase dell’aggressione, ma il gruppo di “bulli” cavesi si era già allontanato, anche a seguito dell’intervento di diverse persone che frattanto avevano sottratto le vittime agli aggressori costringendoli a desistere dai loro atteggiamenti violenti. Le informazioni e le testimonianze raccolte dai poliziotti nell’immediatezza dei fatti e la successiva attività info – investigativa hanno consentito, a distanza di un mese dall’episodio, di identificare i due principali responsabili dell’aggressione e di deferirli all’Autorità Giudiziaria.

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