«Il Comune di Agropoli ha installato, tra gli svincoli Agropoli Nord e Agropoli Sud della SP 430 variante SS18, un’apparecchiatura Autovelox per il rilevamento dei limiti di velocità affidata in gestione alla società fornitrice che riceverebbe, in cambio dei servizi forniti, una percentuale (29%) sugli incassi delle contravvenzioni elevate, il che già di per sé – laddove vero – costituirebbe aspetto anomalo che renderebbe illegittime le attività in atto oggettivamente apparenti come finalizzate a procurare incassi al Comune di Agropoli piuttosto che a prevenire incidenti e/o a meglio regolare e disciplinare il traffico a scorrimento veloce».
«Al di là di quest’aspetto però – continua la nota di Alberico Gambino – sembra che l’installazione del “famigerato autovelox” di cui trattasi sia avvenuta – e lo sia tuttora – in carenza di autorizzazione del proprietario della strada e cioè la Provincia di Salerno.Infatti l’autovelox in questione, come si rileva dai verbali di contravvenzione emessi e notificati alle decine di migliaia di utenti contravvenzionati per eccesso di velocità e come più volte riportato anche dagli organi di stampa, rileva gli eccessi di velocità con riferimento “alla SP 430 variante SS18 Km 103,00 direzione nord”, mentre le autorizzazioni concesse dalla Provincia di Salerno, nella qualità di proprietaria della strada, sarebbero riferite – relativamente alla direzione NORD – “alle spire elettromagnetiche per rilevazione della velocità ai Km 106,850 e Km 109,500”».
«Consegue da tutto quanto esplicitato – conclude Gambino – la necessità che le SS.LL., nella qualità, dispieghino ogni possibile intervento urgente per acquisire la documentazione di riferimento (convenzione per la fornitura e la gestione dell’autovelox di cui trattasi, autorizzazioni dell’Ente proprietario della strada, etc.), valutarla in termini amministrativi e giuridici e,poi, definire la vicenda anche imponendo al Comune di Agropoli – laddove riscontrati i presupposti violativi della norma in vigore – di intervenire in autotutela revocando le sanzioni emesse e restituendo ai sanzionati le somme incolpevolmente pagate.Sicuro e convinto che le Signorie Loro interverranno con urgenza, laddove non lo avessero già fatto, e quindi resto in attesa di riscontro».
On.le Alberico Gambino