“Loano non è una città razzista”. Questo quanto afferma il sindaco Luigi Pignocca dopo la polemica sul nome della pizza dato da un locale della cittadina ligure, che ha sollevato critiche sui media e social network campani. “Voglio precisare – ha osservato Luigi Pignocca – che la comunità che rappresento è composta da tantissimi loanesi che sono figli e nipoti di immigrati provenienti dal sud Italia. Sono famiglie che hanno contribuito alla crescita di Loano e che oggi dimostrano la stessa disponibilità nei confronti dei nuovi immigrati provenienti da tutto il mondo. Inclusione e diversità sono valori che ogni giorno cerchiamo di trasmettere ai nostri figli. Mi scuso con tutti coloro che hanno letto nel nome della pizza una espressione di razzismo verso i napoletani e più in generale verso il sud d’Italia”.
Cambia il menù della pizza della vergogna di Loano “Speriamo Nel Vesuvio”
Sta ancora creando polemiche durissime la foto ritraente l’immagine di un vergognoso menù “sottratto” da una pizzeria del Nord Italia a Loano in provincia di Savona. Scorrendo il nome delle pizze, in ultimo, se ne trova uno vergognoso dopo la squallida dedica al bandito Vallanzasca: “Speriamo Nel Vesuvio”. I titolari del locale travolti dalle critiche si sono giustificati dicendo che il nome è stato scelto come “buon auspicio” e per provarlo hanno cambiato in queste ore il nome del piatto in “Speriamo nel Vesuvio (che non erutti mai, ovviamente )”.
“La ‘pezza a colori’ dei titolari del locale – accusano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza che da giorni stanno promuovendo una campagna di denuncia su questa vicenda – sembra quasi una presa in giro. Ovviamente subito i leghisti si sono fiondati a sostenere il locale razzista. Salvini si è fatto fotografare all’ingresso e i militanti del Carroccio stanno invitando pubblicamente la gente del nord a degustare il piatto razzista. Gravissimo il fatto che tra i clienti di questo locale a mangiare la pizza della vergogna sono stati immortalati Enzo Iacchetti e Morgan. Chi fa una pizza augurandosi il male dei napoletani è anche un idiota e un ignorante visto che proprio sul nostro territorio è stato inventato questo cibo che è l’immagine dell’italia culianaria nel mondo. Dovrebbero pagare i napoletani per averla inventata e invece si augurano la loro morte. A differenza loro noi non ci augureremo mai che le piogge e il fango distruggano le loro città come è avvenuto recentemente a Genova”. “Non basta questa pseudo retromarcia. Bisogna levare la dicitura pizzeria a questo locale. Chi ci lavora – dichiara duramente il presidente dell’associazione pizzaioli napoletani Sergio Miccù – verrà espulso dalla nostra categoria. Questi personaggi non potranno mai essere pizzaioli”.
8 Commenti
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Non ci sono parole, anziché ridere sull’originalità dei nomi dati a queste pizze, si parla di razzismo tra italiani. Con tutti i problemi che ci sono con immigrati da tutto il mondo! In questa povera società non si può più nemmeno scherzare, cercate invece di non vedere sempre il male ovunque.
Gli episodi provocatori continuano e noi ci ridiamo pure sopra e facciamo finta di niente. Addirittura qualcuno in questa città plaude a Salvini e fa l’indiano perché gli atti sembrerebbero rivolti in esclusiva verso una specifica comunità e non ad altre.
Forse è opportuno che questo popolo soccombente su tutto si svegli e dia origine ad una reazione anche virulenta per chiedere il distacco definitivo da una nazione che per 150 anni in nome di un’unità mai richiesta e mai esistita ci ha solo preso in giro e continuato a derubare di tutto. Per me possiamo cominciare anche subito.
Siano eternamente maledetti Cavour, Mazzini e Garibaldi…
ma che razzismo ? che era un nome di un origialita’ assoluta! neanche scherzare si puo
Ma dove sarebbe il razzismo…vi è l\’auspicio che non erutti….mah…pietismo meridionale e napoletano.
Io più che per il nome, mi concentrerei sul fatto che quella pizza costi “9 EURO”……
Poi non ha neanche i prodotti del vesuviano, voglio dire il Prosciutto crudo e lo stracchino, ci voleva roba locale e “genuina” come la sugna, i cicoli e il salame napoletano, è prescritto pure dai medici per fare la dieta mediterranea infatti la Campania è al primo posto per obesità infantile e per il numero di Diabetici e Obesi tra gli adulti, il tutto che ricade sui costi sanitari….evvivaaaaa
x claus
la seconda parte la hanno aggiunta ore dopo l’inizio della polemica.Leggi l’articolo.