Il Comune di Tramonti, storicamente legato alla pizza e all’antico mestiere del pizzaiolo, ha abbracciato in toto questa coraggiosa iniziativa, che valorizza le origini dell’identità comunale e per estensione dell’identità nazionale: attualmente sono circa duemila le pizzerie di origine tramontana aperte in tutte il mondo, che continuano a produrre “in purezza” la pizza esaltando le origini, le tradizioni e le tecniche gelosamente custodite e trasmesse da padre in figlio. Tramonti da sempre attenta al prodotto pizza: negli anni Novanta è nata la Corporazione dei Pizzaioli di Tramonti e in seguito, nel 2010, l’Amministrazione Comunale ha inteso tutelare e valorizzare questo prodotto con l’approvazione di apposito regolamento e riconoscimento della denominazione comunale “De.Co”.
Il Comune di Tramonti, unico Comune d’Italia al momento ad aver aderito alla Petizione, con la collaborazione della Corporazione dei Pizzaioli, i cui membri sono disseminati su tutto il territorio nazionale, sono impegnati nella raccolta di firme per sollecitare il consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ad indicare nella prossima seduta del marzo 2015 la designazione dell’arte della pizza napoletana quale patrimonio immateriale dell’umanità: l’impegno, inoltre, è stato ufficializzato con Delibera G.C. del 6-11-2014. “È un’iniziativa che ci rende felici – ha dichiarato il Sindaco di Tramonti dott. Antonio Giordano – siamo fieri di poter sostenere questo prodotto che da sempre ha colorato le tavole del nostro bel paese. Tramonti, paese emblematico in questo settore, sarà sempre attento alle proprie origini e alle proprie tradizioni e darà sicuramente il suo contributo, anche in termini numerici, viste le numerose pizzerie sparse in tutta Italia e nel Mondo”.
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