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Truffa all’Inps nell’agro nocerino sarnese, arresti e sequestri

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Arresti e sequestri per diversi milioni di euro e migliaia di posizioni lavorative evidenziate come irregolari: questo il bilancio di un’operazione messa in atto dai carabinieri nell’agro nocerino sarnese nel corso di un’indagine volta a smascherare una truffa ai danni dell’Inps. Le persone arrestate sono ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni dell’istituto previdenziale. Nel corso dell’indagine gli inquirenti hanno accertato l’esistenza di un’organizzazione criminale, composta da imprenditori e professionisti, volta a creare fittizi rapporti di lavori presso imprese del settore secondario e terziario intestati a cittadini compiacenti e complici allo scopo di ottenere erogazioni previdenziali ed assistenziali – non dovute – da parte dell’Inps, ossia indennità di disoccupazione, malattia e maternità, con un notevole danno economico per l’istituto previdenziale.

Gli inquirenti, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nocera Inferiore, hanno inoltre disposto il sequestro preventivo di beni per circa 6 milioni di euro (somme di denaro, conti e depositi bancari, beni immobili e mobili registrati e quote di una società di calcio). Intrecci anche con il mondo della politica che “corteggiava” gli autori della truffa capaci anche di indirizzare voti per le varie elezioni amministrative e nazionali. Nei guai sono finiti anche il presidente della Paganese, Raffaele Trapani, finito ai domiciliari, e suo fratello oltre a una lunga schiera di consulenti del lavoro. Il blitz dei carabinieri ha portato anche al sequestro di beni e conti correnti per circa sei milioni. E i sigilli sarebbero scattati anche sulle azioni della Paganese, la squadra di calcio che milita in Lega Pro.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche due commercialisti, padre e figlio, di Sant’Antonio Abate (Napoli), ai quali sono stati sequestrati beni. Su disposizione del gip di Nocera Inferiore, nei confronti del presidente della Paganese Calcio e del fratello é stato eseguito il sequestro preventivo di beni per circa 6 milioni di euro, consistente in somme di denaro, quote della Paganese calcio, conti e depositi bancari, beni immobili e mobili. 

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