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Regionali, slittano le primarie del Pd. Spostate a gennaio per permettere a Sel e socialisti di partecipare

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Slittano a gennaio le primarie del Pd. Non c’è ancora l’ufficialità del rinvio ma secondo indiscrezioni l’appuntamento per sceglire il candidato governatore del Pd, da contrapporre a Caldoro per lo scranno più alto di Palazzo Santa Lucia, si faranno, forse dopo le feste di Natale per permettere ad altri partiti (Sel e Socialisti) di partecipare alla competizione. Anche Idv spinge per il rinvio per presentare un proprio candidato.

C’è anche una nota del Partito Democratico che dice tutto e niente senza conferme e smentite: «A conclusione dell’incontro del Pd e delle forze civiche e di sinistra si registra che è stato fatto un passo avanti per la definizione programmatica per la costruzione di una alleanza di forze di governo alternativo alla esperienza fallimentare di Caldoro»

La sensazione è che non a tutti piacciono le primarie e c’è una parte del Pd che vorrebbe addirittura evitarle. I candidati, al momento sono Cozzolino, Angelica Saggese, Michele Di Salvo e Vincenzo De Luca ma il tavolo allargato del Pd al centrosinistra potrebbe far cambiare prospettive e decisioni. Nelle prossime ore la direzione regionale alla presenza del vicesegretario Guerini – come scrive il Corriere del Mezzogiorno nel corso del quale si voterà la richiesta dei socialisti e dunque lo slittamento delle primarie a metà gennaio anche perché le regionali potrebbero addirittura slittare a maggio con le Primarie che verrebbero diluite qualche mese prima dell’appuntamento elettorale. Molto, se non tutto dipenderà anche dai risultati delle elezioni che si terranno in Emilia ed in Calabria che potrebbero cambiare tutte le carte in tavola.

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