”Come Giovanni Paolo II dico: Non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza e, aggiungo io, anche alle primarie”. Dopo cinque anni il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ci riprova e lancia da Napoli la sua candidatura alle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra a presidente della Regione Campania. ”Ci riproviamo – annuncia – e, come dice Renzi, la seconda volta è quella buona”. ”Ogni settimana persa è un punto in meno nella partecipazione dei cittadini – sottolinea –. Ogni settimana persa nella liturgia della politica politicante è un colpo”. ”Che state aspettando? – domanda riferendosi al suo partito – Io sono tra quelli che ritengono che le scelte andavano fatte te mesi fa. C’è voluta pazienza, che i tempi fossero maturi. Se qualcuno pensa che la Campania possa essere una colonia sbaglia – conclude – le soluzioni devono essere trovate qui”.
LA LEGGE SEVERINO E LE QUESTIONI GIUDIZIARIE. ‘Una autentica oscenità, messa tra parentesi da un pronunciamento del Tar e del Consiglio di Stato”. Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, spiega che la spada di Damocle della legge Severino ha rappresentato ”una vera preoccupazione per le ricadute successive”. Questo prima delle decisioni di Tar e Consiglio di Stato sul caso de Magistris. ”Se Dio vorrà – afferma – cancelleremo dalla faccia di questo Paese la vergogna giuridica che è la legge Severino, l’atto con il quale il ceto burocratico di Roma ha cercato di stringere nell’angolo e rendere più ricattabili quegli esponenti del mondo politico più esposti”. ”Oggi non abbiamo più scuse – precisa – andiamo avanti con tranquillità e avviamo la nostra battaglia”. ”Ribadisco il mio pieno rispetto per l’autonomia giudiziaria, l’essenzialità del controllo – aggiunge – e con altrettanta e assoluta fermezza ribadisco che ripeterei tutti gli atti amministrativi che ho approvato”. ”Non sono un motivo di imbarazzo, ma di orgoglio perché abbiamo dimostrato di essere classe dirigente che non ha la paura della firma – conclude – ma che ha il coraggio di approvare e concretizzare i processi di trasformazione urbana, di aprire cantieri, di riposte dire ai drammi sociali”.
INTERVISTA VIDEO A DE LUCA
LA SCELTA. “Avremo dovuto fare le nostre scelte tre mesi fa e non oggi. C’è voluta pazienza, che maturassero i tempi che ci fossero momenti di riflessione. C’è stato un problema che ha creato qualche preoccupazione. Le vicende giudiziarie, la preoccupazione che la legge Severino potesse avere degli effetti sul nostro lavoro amministrativo. In queste ore, in questi giorni. Grazie a dio questa autentica oscenità che si chiama “legge Severino” è stata messa tra parentesi da un pronunciamento del Consiglio di Stato e se Dio vorrà cancelleremo dalla faccia di questo paese”
LA PRECEDENTE ESPERIENZA ALLE REGIONALI. “Quella di 5 anni fa è stata una battaglia terribile. Nessuno aveva il coraggio di candidarsi. Facemmo una battaglia eroica e ringrazio i 100 mila di piazza Plebiscito.
OGGI LE COSE SONO CAMBIATE. L’attuale Giunta Regionale la peggiore di sempre, non hanno fatto niente. Nessuna esperienza amministrativa realizza un assoluto negativo solo che per trovare qualcosa di positivo bisogna usare il microscopio elettronico. Oggi abbiamo una Giunta regionale che deve dire che cosa ha fatto., I 7 milioni e mezzo di ecoballe c’erano a Taverna del Re e ci sono ancora cinque anni dopo.
LA LEGGE CONIGLIO: Noi sindaci ci possiamo dimettere domani mattina, per noi un incarico istituzionale non è un bancomat per fare clienti. Ci bastano le nostre idee, la nostra passione e l’aiuto dei militanti (riferimento è alle dimissioni dei sindaci che vogliono candidarsi alle Regionali)
PERCHE’ SIAMO IN CAMPO E PERCHE’ MI PROPONGO. Riteniamo di aver maturato una esperienza che possa dare credibilità alla nostra battaglia. Siamo nelle condizioni di parlare ai cittadini della Campania non il “vorrei” ma il linguaggio dei fatti. Possiamo estendere il modello Salerno ed il metodo di lavoro a tutta la Regione. L’esempio? Per fare un porto Turistico le leggi sono uguali a Napoli, a Genova o a Salerno. A Bagnoli stiamo perdendo tempo. Rete di asili nido e differenziata, anche qui la legge è la stesa. C’entra il coraggio nel prendere decisioni, di non farsi intimidire da un avviso di garanzia, da un comitato, da un articolo di giornale. C’entra anche la capacità di essere liberi senza padroni e senza padrini.
CAMPANIA LIBERA. Siamo noi ad aver rinunciato i 200 mila euro di rimborsi. Ritorniamo in campo e come ha insegnato Matteo Renzi la seconda volta è quella buona. Ci riproponiamo perché per la Regione Campania passa l’ultimo treno. Non possiamo perdere 6, 7 miliardi di euro del ciclo 2014-2020. Siamo sulla soglia di un declino irreversibile. Ultimi nella disoccupazione giovanile e reddito pro-capite come la Calabria. Ultimi nell’utilizzo dei fondi europei.
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L’IDEA DI CAMPANIA CHE ABBIAMO. Noi possiamo trasformare la Regione in una grande piattaforma logistica per aprire ai paesi del medio oriente intercettando merci e persone. Siamo in una morsa tra porta di Civitavecchia e Gioia Tauro. Rischiamo di essere scavalcati da Lazio, Calabria, Puglia e resto d’Italia. Siamo oggetto di una grande aggressione commerciale. A Report ci hanno raccontato di tutto e di più che la Pizza, il caffè e la mozzarella fa male. Possiamo rassicurare la conduttrice: la pizza bruciata fa male, ce la mangiamo da 2000 anni e viviamo meglio e più a lungo degli altri. Se non riusciamo a nominare il presidente dell’Autorità portuale di Napoli con chi vogliamo prendercela? Il nostro problema è capire come aprirci uno spazio nella competizione internazionale per il futuro produttivo delle nostre terre per bloccare la migrazione dei nostri giovani. Napoli è un patrimonio dell’Italia. Credo che debba essere la guida del Paese e non la retroguardia. Qui vui è un tale patrimonio di cultura, di ricchezza, di scienza. Qussta realtà non può essere né una colonia né un’area marginale del Paese. Se riprendiamo Napoli si riprende l’Italia oltre che il sud del Paese. Abbiamo nelle mani una miniera d’oro se riusciamo a valorizzarla. Biusogna offrire una prospettiva ad ogni territorio di questa regione. Ci sono tante eccellenze che possono fornire opportunità: dalle coste alle aree interne. Dobbiamo decidere che questa regione policentrica debba realmente sburocratizzarsi.
LA SBUROCRATIZZAZIONE RADICALE. L’Italia non si sbloccherà mai se non facciamo i conti con il groviglio burocratico con chi vuole fare qualcosa. Sono per smantellare tutte le procedure burocratiche inutili. Chi vuole aprire un capannone può farlo con una autocertificazione, sono per mantenere la valutazione di impatto per i grandi progetti. L’idea che paralizziamo una economia intera è una idea suicida. Le forze amministrative e tecniche vanno utilizzate per dare una mano non per mettere timbri sulle carte che circolano nelle stanze della Regione. Quale iter amministrativo è stato eliminato dall’attuale Giunta Regionale? La Regione si riservi il ruolo di legiferare, mi sembra che non sono state fatte tante leggi o sbaglio.
LE GRANDI EMERIGENZE. La più grande emergenza è la Terra dei Fuochi? Qualcuno sta facendo qualcosa? Questo problema si risolve se ci lavoriamo dalla mattina alla notte se ce la faremo. Questa sarà la priorità assoluta. Dobbiamo scegliere non solo chi deve governare la Regione ma anche chi ha la credibilità per farlo. Ci sono 6 milioni mezzo di tonnellate. La gente muore di cancro e non c’è un registro tumori, la nostra agricoltura viene massacrata dalla concorrenza. Problemi che non ci risolverà nessuno se non prendiamo noi in mano la situazione. Ovviamente non con queste anime morte che governano le Regioni. Dovevano sciogliere i consorzi hanno nominato i commissari e fatto altre assunzioni senza avere soldi per pagare queste persone. Noi non dobbiamo pagare alla camorra niente e siamo qui per risolvere i problemi.
IL LAVORO. Il cuore del nostro programma. Abbiamo il 70% delle reti fognarie non immesse nei collettori. Se avessimo puntato sull’ambiente avremmo risolto tanti problemi e dato lavoro a tanta gente.
TRASPORTI. Siamo ad un passo dalle diligenze, ci sono zone inerne dove non arriva più un pullman. Siamo per estendere la mobilità a tutto il territorio regionale. In alcune zone ci si muove a dorso di mulo.
BANDA LARGA. Anche qui copertura di tutta la Regione.
I SERVIZI DI CIVILTA, LA SANITA’. Caldoro scambia le carte per realtà. Un elettore di centrodestra mi diceva: “Tu le bugie le puoi raccontare ma non devi crederci”. Caldoro può raccontare che ha risanato la sanità ma la realtà è ben diversa. Emergenze ai pronti soccorso. Siamo una regione dove quando una persona ha una frattura al femore viene operato dopo un mese. Abbiamo l’esaurimento del tetto di spesa. Ci sono persone che hanno bisogno di continuità di cura. Il bilancio è quello che è ma è tempo di non giocare con le strutture sanitarie dove si pensa più alle clientele elettorali che alla salute dei cittadini. C’è uno che continua ad imperversare, ma con me no, quel signor innominato che sta preparando un piano ospedaliero. E’ tanto difficile garantire la salute a tutti i cittadini? Abbiamo ridotto di oltre 2000 i posti letto, abbiamo licenziato e non risolto nulla.
AEROPORTO DI SALERNO VANTA UN PRIMATO NEGATIVO. Inaugurato 8 volte, quattro dal centrosinistra e quattro dal centrodestra. Aeroporto che è fermo, una vergogna. Abbiamo bisogno delle aree retroportuali per gli sviluppi dei nostri scali.
PIANO PER LA SICUREZZA. Non è una competenza regionale ma avete idea di come sono diventate certe zone della nostra regione? Abbiamo una esplosione di violenza incontrollabile. Non ci sono solo i grandi quartieri della paura e quelli protetti, oggi non si salva nessuno. Non dobbiamo arrenderci, C’è una emergenza educative nelle famiglie e nelle scuole. E se a questo aggiungiamo gruppi di extracomunitari che occupano territorialmente le nostre zone noi non viviamo più. Dobbiamo pretendere dal Governo un piano sicurezza per 6 milioni di cittadini per la Campania. Non sono disponibile ad assecondare questo destino di morte e do paura.
VOLONTA’ DI CAMBIAMENTO. Io non sono un capocorrente, non ho niente da darvi posso solo darvi entusiasmo, concretezza amministrativa, voglia di combatter al di là di qualche ideologismo. Nel Pd vedo lentezze, stanche liturgie correntizie. Io sono alternativo al correntismo di partito. A me non interesse parlare con i capicorrente io voglio parlare ai cittadini, alla gente. Stiamo attenti perché rischiamo di far perdere la pazienza alle persone normali. Sono stanchi anche i nostri amministratori. Abbiamo bisogno di decidere. Siamo espressione di questa speranza. Il mio riferimento è la povera gente, i ceti produttivi, quelli che vivono nei quartieri e che soffrono. Come quella bambina a Caivano precipitata dall’ultimo piano. Io penso a queste difficoltà, a questi problemi e non alle liturgie interne di partito. Penso alla gente che muore per strada.
MAI PIU’ ULTIMI. Mai più ultimi è il messaggio che lanciamo. Un messaggio di speranza e di fiducia. Io credo che ce la possiamo fare. Basta l’organizzazione, il lavoro, la serietà per fare di questa terra la prima terra d’Italia. Mai più ultimi per la Campania e per i nostri figli
GLI AVVERSARI. Nella giornata di oggi De Luca, Cozzolino e Angelica Saggese hanno presentato in mattinata nella sede del partito le firme per la candidatura alle primarie del Pd in vista delle elezioni Regionali della prossima primavera. Il termine ultimo per presentate le firme, almeno duemila, era fissato alle 12 di oggi. L’annunciata candidatura del blogger Michele Di Salvo non è stata formalizzata.
PD, SABATO LA DIREZIONE CAMPANIA DEL PARTITO. La direzione regionale del Pd è stata convocata per sabato 29 novembre alle 9.30 nella sede dell’associazione ‘Oltre il Chiostro’, nel complesso monumentale di Santa Maria La Nova a Napoli. La direzione dovrà affrontare alcuni nodi relativi alle primarie in vista delle elezioni Regionali della prossima primavera: sul tavolo anche la possibilità di trasformarle in primarie di coalizione, ipotesi che comporterebbe uno slittamento della consultazione già fissata per il 14 dicembre.
L’INTERVENTO INTEGRALE DI DE LUCA – VIDEO