I progetti annunciati sono 25 a Napoli, 6 ad Avellino, 5 a Benevento, 10 a Caserta, 11 a Salerno, numeri che riguardano le città e le province. A Napoli è già attivo il centro ascolto antiviolenza dell’Ospedale San Paolo, ma anche il Telefono Rosa, Donne in contatto di Giugliano, centro Aurora e la casa delle donne maltrattate Fiorinda. Nel casertano opera il centro Eva a Maddaloni e a Santa Maria Capua Vetere, Spazio Donna telefono rosa a Caserta, Casa Lorena di Casal di Principe; a Salerno il centro Linea Rosa. Alla presentazione della ‘rete’ sono intervenute l’assessore alla Cultura Caterina Miraglia che ha sottolineato la grande collaborazione sul tema tra gli assessorati introducendo il reading della attrice Gaia Aprea che ha recitato nella sala Giunta della Regione il monologo finale da ‘Casa di Bambola’ di Ibsen. “Per molto tempo la donna è stata descritta come una bambola alla quale dare una finta protezione – ha notato Miraglia denunciando come ‘mortificanti’ i dati sulla violenza contro le donne. Sono infatti 155 le vittime in Italia nell’ultimo anno, due milioni i casi di stalking, e solo il 5 per cento delle violenze è oggetto di denuncia. Per l’assessore all’agricoltura Daniela Nugnes ”importante è il coinvolgimento della famiglia e poi della scuola e non dimenticare mai la gravità anche della violenza psicologica”. Presentato uno spot che sarà diffuso anche nei cinema della regione grazie all’adesione dell’Agis.