La giornata, è stata organizzata per denunciare i fenomeni criminali ormai incontenibili che hanno conferito al nostro Paese il triste primato di essere il primo in Europa nel consumo di prodotti contraffatti ed al terzo posto nel mondo per la produzione.
I NUMERI
Stime della Banca Mondiale (World Development Report) ritengono che il volume d’affari della contraffazione nel mondo si aggiri intorno 350 miliardi di euro.
Il nostro Paese ha il triste primato di essere il primo in Europa nel consumo di prodotti contraffatti ed è al terzo posto nel mondo per la produzione.
Il fatturato generato dal mercato del falso in Italia è pari a 6 miliardi e 535 milioni di euro all’anno con un impatto sull’occupazione che riguarda complessivamente 105mila posti di lavoro.
I prodotti di abbigliamento, gli accessori moda, le scarpe, la pelletteria, gli articoli sportivi sono quelli maggiormente interessati dalla contraffazione.
2 miliardi e 243 milioni di euro è il fatturato del falso del solo comparto moda in Italia con una percentuale del 34,3% sull’intero fatturato del falso. Secondo la ricerca di Confcommercio – Format Research, tra i prodotti illegali acquistati nel 2013, spiccano quelli del settore moda:
abbigliamento (41,2%), pelletteria (26,9%), scarpe e calzature (21,0%).
In base a recenti stime del Censis, la contraffazione comporta importanti perdite per il bilancio dello Stato in termini di mancate entrate fiscali, tra imposte dirette ed indirette, di 5 miliardi e 280 milioni di euro.
La Contraffazione rappresenta, soprattutto in momenti di crisi dei consumi, un’inaccettabile forma di concorrenza sleale da parte della criminalità organizzata.
Un fenomeno che, per valore di pezzi sequestrati in Italia nel quinquennio 2008/2012, ha superato i 3,3 miliardi di euro, di cui 1 miliardo e 900 milioni per i soli prodotti tessili, abbigliamento, calzature ed accessori moda (pari al 58% del valore totale dei prodotti sequestrati).
ITALIA | N. SEQUESTRATI | N.PEZZI SEQUESTRATI | VALORE MERCESEQUESTRATA |
COMPLESSIVO | 86.638 | 289.447.302 | 3.306.307.852 |
SETTORE MODA | 59.987 | 121.104.903 | 1.908.529.155 |
% | 69,2 % | 41,8 % | 57,7 % |
In sostanza, la contraffazione è
un FURTO per le imprese,
un DANNO per lo Stato
un CRIMINE per la società
10 MOTIVI PER CONVINCERTI A
NON COMPRARE PRODOTTI FALSI
1. Sicurezza della salute: i prodotti contraffatti non seguono processi produttivi a norma di legge e controllati, con conseguenti inevitabili rischi per la salute di chi indossa o utilizza il prodotto contraffatto, causati da agenti chimici, coloranti e collanti (allergenici o addirittura cancerogeni), utilizzati nella lavorazione dei prodotti tessili, della pelletteria e delle calzature
2. Sanzioni: acquistare prodotti falsi comporta una sanzione per l’acquirente finale da 100 euro a 7.000 euro.
3.Qualità/prezzo: la qualità di un prodotto contraffatto corrisponderà al prezzo pagato dal consumatore sia in termini di scarsa fattura dello stesso, sia per la mancanza di garanzie di qualità, di assenza di difetti e di assistenza post vendita
4. Occupazione: contraffazione ed abusivismo contribuiscono allo sfruttamento della manodopera clandestina, del lavoro sommerso e del lavoro minorile sottraendo importanti spazi all’economia regolare
5. Concorrenza sleale: vengono danneggiati gli imprenditori che pagano le tasse. Quegli imprenditori che producono nel rispetto delle leggi ed investono in ricerca, sviluppo, innovazione ed immagine; quegli imprenditori che vendono nei negozi tradizionali prodotti originali eMade in Italy con valore pari a quelli delle false griffe. Un mercato senza legge è un mercato fuori legge
6. Fisco: l’industria del falso produce un danno allo Stato, sottraendo all’erario una quota significativa di gettito a causa della diminuzione delle entrate, dell’evasione fiscale e di quella contributiva
7. Ricadute sociali: sono rilevanti i danni in termini di mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, delle tutele dei lavoratori occupati nell’industria del falso e nella vendita abusiva di prodotti taroccati (assenza di tutele sanitarie, previdenziali, per infortuni sul lavoro, per orari e salubrità dei luoghi di lavoro)
8. Criminalità: contraffazione ed abusivismo alimentano la malavita ed arricchiscono la criminalità organizzata
9. Aspetto etico-sociale: è evidente l’assenza della cultura della legalità ed un inaccettabile atteggiamento assolutorio verso chi compra
10. Aspetto penale: contraffazione ed abusivismo sono troppo spesso ed a torto considerati “reati minori”.
Proprio nei giorni scorsi la Confcommercio di Salerno, unitamente a tutte le altre confederazioni di rilevanza nazionale del commercio e dell’artigianato ha sottoscritto un documento,alla presenza dell’assessore alle attività produttive del Comune di Salerno, inoltrato al Prefetto, nel quale viene chiaramente sottolineato come vada cambiato l’atteggiamento culturale nei confronti del fenomeno dell’abusivismo nelle istituzioni e negli organi di controllo e, più in generale, nella collettività, per cercare di fronteggiare i comportamenti illegali che stanno minando alla base i sistemi distributivi di beni e servizi.