Il sequestro, oltre a ricomprendere i beni del proposto, si e’ esteso anche a quelli di altre 11 persone, tra cui familiari e soggetti solo formalmente estranei, ritenuti invece essere dei prestanome.
Il provvedimento del tribunale delle misure di prevenzione fa seguito ad indagini che la procura della repubblica di salerno – direzione distrettuale antimafia aveva avviato nel 2011, in cui emersero ingenti disponibilità finanziarie, acquisite a seguito di delitti tributari, utilizzate per l’acquisizione di attività aziendali.
L’attività investigativa porto’ alla denuncia di cinque soggetti e alla contestazione dei reati di riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita e trasferimento fraudolento di valori, evidenziando la vicinanza ad ambienti della criminalita’ organizzata operante nel territorio dell’agro nocerino-sarnese.
Partendo da tale inchiesta le investigazioni del nucleo di polizia tributaria di salerno sono proseguite, su delega della procura della repubblica del tribunale di salerno, anche sul versante dell’applicazione della normativa antimafia, consentendo di accertare la sproporzione tra la capacità reddituale ed il patrimonio accumulato dalle persone coinvolte.
Il tribunale, condividendo le conclusioni della procura della repubblica e della guardia di finanza, ha ritenuto il patrimonio del proposto e dei suoi familiari e prestanome diretta promanazione dell’illecito accumulo di capitali, disponendo il sequestro di beni e disponibilita’ finanziarie per un valore complessivo di circa 5,2 milioni di euro.
COMUNICATO UFFICIALE GUARDIA DI FINANZA DI SALERNO